
Lo studio della grammatica italiana appassiona e, quando dispiega i suoi meravigliosi registri linguistici con parole inedite, il pubblico ne resta ammaliato. E’ successo nel pomeriggio di giovedì 24 aprile 2025, a Botricello dove, presso sala consiliare del Municipio, c’è stata la prima presentazione del nuovo saggio Siamo fatti di parole di Enzo Bubbo, edito da Officine editoriali da Cleto. Risultato? Ottimo riscontro di pubblico e anche di critica. L’iniziativa culturale , moderata con spiccate capacità d’eloquio e tanta passionalità dall’avvocato Piero Funaro, è stato promossa dai Lions club di Cropani, Botricello, Sellia marina e Medio Jonio, rappresentato dal presidente Luca Cirella e dal presidente per la zona 23 Giovanni Scarpino.La prolusione dell’incontro con l’autore è toccata alla cerimoniere avvocata Angela Pugliese che ha rammentato le finalità del Lions come sodalizio impegnato solo per il bene civico.Il primo cittadino di Botricello Simone Puccio ha argomentato “sull’importanza di conoscere in profondità la lingua italiana come strumento per esprimere una cittadinanza attiva “ precisando che “le parole sono potenti, hanno una grande forza e vanno usate con parsimonia per non ferire gli altri”.
Dopo la cornice introduttiva impreziosita anche dall’intervento del presidente del consiglio di Cropani Paolo Colosimo, ecco un reading dinamico, inusuale, fuori dagli schemi, multisensoriale come da consuetudine nelle innumerevoli presentazioni dello scrittore petronese Enzo Bubbo, docente di lettere presso Istituto comprensivo Corrado Alvaro di Petronà.
Spazio prima alla musica con la canzone “La grammatica è sgrammatica” di Massimiliano Lepera, docente di latino e greco e affermato scrittore, che ha firmato la prefazione di Siamo fatti di parole. Eloquenti anche le immagini con la visione di due interessanti video, sempre attinenti al saggio, sullo spiccato contenuto pedagogico: la lezione di vita di un professore di filosofia e la lectio magistralis del saggista Nuccio Ordine che disquisisce sull’importanza della passione.
La variopinta copertina del libro, realizzata dal docente e artista Andrea Bolotta, ha rubato lo sguardo del folto pubblico presente: rappresenta un veliero carico di libri di grammatica che solca onde tumultuose che altro non sono che i mari sconfinati del sapere. Non una semplice immagine, ma una metafora potente che trasporta opportunità, libertà, emancipazione: è la parola che misura la distanza tra sogni e realtà. Ogni libro è quindi un’arma contro l’ignoranza, uno strumento per navigare nel vasto oceano della cultura italiana.
Non poteva mancare il teatro con una parte recitata sull’importanza del vocabolario e dei registri linguistici affidata a due giovanissime studentesse di Sersale e Petronà: Diana e Angela. Lo scrittore di Petronà Enzo Bubbo, anche collaboratore della nostra testata giornalistica, ha posto l’accento sul rapporto conflittuale tra gli italiani e la lettura e tra gli studenti e la grammatica, indicando “nella bellezza dell’italiano la chiave di volta per accendere tanta passione intorno a parole vive in quanto la lettura non è noia”. Il saggio Siamo fatti di parole presenta in modo inedito le nove parti del discorso, parlando anche dell’importanza lettera, del dettato ortografico, della didattica ludica, della tecnica del cut up, degli errori da evitare e altro ancora. Anche l’epilogo della manifestazione culturale ha toccato le corde dell’emotività degli astanti con il ricordo commosso dello scrittore e del preside di Petronà Fiore Scalzi: come tributo all’illuminato cittadino petronese, morto lo scorso 13 marzo, è stata declamata la lettera “Ti amo” scritta dallo stimato storico di Petronà e dedicata al suo paese natio. Sulla straordinaria figura di Fiore Scalzi come autore di ben tre libri sulla storia e il dialetto di Petronà e come fondatore della scuola media del