Non ha concesso spazio alla retorica e alle frasi fatte il XIII Convegno sulla legalità organizzato giovedì 20 aprile 2023, presso la palestra comunale di via Stadio, dall’Istituto comprensivo “Corrado Alvaro” di Petronà.
Tema poco banale: “Una Calabria senza ‘ndrangheta è possibile: pretendiamo legalità”.
Molto attese le parole del sostituto Procuratore della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro Annamaria Frustaci, invitata nella duplice veste di magistrata prima e scrittrice dopo.
La magistrata di Sant’Andrea sullo Jonio non ha deluso le aspettative di centotrenta alunni di Andali, Cerva e Petronà. Ha detto l’autrice del libro “La ragazza che voleva sconfiggere la mafia”:
“La scuola è preparazione al futuro: ecco perché non la ritengo noiosa o inutile, ecco perché vado spesso nelle scuole. Senza cultura , i cittadini sono meno istruiti e non capiscono ciò che succede intorno a loro. La lotta alla criminalità organizzata non riguarda solo la magistratura, ma interessa tutti e parte dai banchi di scuola”.
Annamaria Frustaci ha invitato gli educatori “a parlare spesso di ‘ndrangheta nelle classi anche agli studenti più piccoli e di farlo senza pudore perché i mafiosi diseducano con i cattivi esempi e poi la scuola non è chiamata solo a valutare, ma anche ad educare, a formare cittadini migliori.”
Il sostituto procuratore di Catanzaro ha poi spiegato la scelta di scrivere un libro per ragazzi: “Quando sono stata contattata dalla Mondadori e da donne molto impegnata nel mondo della cultura, non ho rifiutato e ho optato – argomenta Annamaria Frustaci- per una storia verosimile e non un libro di fantascienza. E’ una storia in parte autobiografica. La protagonista Lara rappresenta la forza degli argomenti contro l’arroganza. Sono felice che piaccia a tanti studenti, sono felice di sapere che viene letto in tante classi. Quando penso ai mafiosi, penso che a scuola qualcosa non ha funzionato. Quindi più la scuola fa cose importanti, più cresciamo giovani consapevoli dell’importanza della politica come valore alto. La società ha bisogno di ognuno e di tutti.” I discenti della comunità educante petronese non si sono limitati ad ascoltare la preparata relatrice, ma hanno biasimato la criminalità organizzata optando per diversi mediatori didattici: video, canzoni, drammatizzazioni, disegni e tante tantissime domande rivolte alla magistrata della Procura di Catanzaro. Prima di Annamaria Frustaci, hanno preso la parola: il docente referente del progetto sulla legalità dell’I.C. di Petronà Enzo Bubbo, la dirigente scolastica Isabella Marchio, i sindaci dei comuni di Andali e Cerva, rispettivamente Piero Peta e Fabrizio Rizzuti.
All’incontro erano presenti anche i parroci don Pasquale e don Silvestre, comandanti delle stazioni carabinieri di diversi paesi della presila catanzarese e anche il Capitano della compagnia di Sellia marina Michele Gambuto.
Il XIII convegno sulla legalità è stato promosso in sinergia con il Comune di Cerva, con l’associazione Universo Giovani Cerva e con l’associazione insieme onlus di Petronà.
Fa qui proseliti la convinzione che la lotta alla ‘ndrangheta non deve essere delegata solo alle forze dell’ordine: anche la cultura fa la sua parte associando prevenzione a repressione, indicando parole da poi tradurre in azioni.