di Giancarlo Caroleo –
Nella chiesa matrice di Gagliano, nella città di Catanzaro, don Michele Fontana, parroco del quartiere ha tenuto un’interessantissima relazione riguardante la storia dell’antico borgo cittadino nel 1600.
L’intento, certamente conseguito, è stato quello di valorizzare i vissuti dell’antico borgo, attraverso un’attenta ricostruzione storica, basata su materiale documentale rinvenuto tra l’Archivio di Stato e quello Diocesano, riuscendo a descrivere il contesto del luogo e le dinamiche sociali ed ambientali in tutto l’arco del XVII secolo, nella cornice della costante presenza delle chiese ivi presenti.
Il convegno, che si è svolto nella giornata del 24 settembre 2024, è stato brillantemente moderato da Mario Mauro, esperto di storia e turismo locale, abile nel condurre e coordinare l’interessantissima disquisizione del relatore che, sistematicamente, dava riscontri e puntuali verifiche delle sue narrazioni sulla base di carteggi e documenti esibiti.
Il pubblico presente, numeroso, ha apprezzato l’iniziativa con forte partecipazione, mostrando interesse e curiosità rispetto al coinvolgente racconto di quello spaccato di vita che, pur essendo distante dal nostro tempo ne ha rappresentato, significativamente, la linea di continuità.
L’argomento è stato trattato da don Michele con abile capacità evocativa una materia di per sé difficile e complessa, riuscendo a definire ed individuare le direttrici di quegli anni, nel contesto della vita quotidiana e delle dinamiche che la connotavano.
Di particolare gradimento è stata, ad esempio, l’elencazione dei cognomi presenti, al tempo, in Gagliano, rispetto anche alla loro scomparsa nei periodi successivi, così come l’elencazione di cognomi apparsi in loco in fasi temporali postume.
Don Michele Fontana, dunque, premuroso ed attendo nella guida spirituale della Parrocchia di S. Maria Assunta di Gagliano, è anche colto ed erudito storico, capace di divulgare e diffondere fatti e circostanze del passato, ma lette ed interpretate nell’ottica dei nostri giorni.
G.C.