Carlopoli – Di seguito pubblichiamo, per come pervenuto in redazione, il messaggio del sindaco di Carlopoli, Mario Talarico, che insieme alla civica amministrazione ha inteso inviare per l’inizio dell’anno scolastico 2015/2016 al dirigente scolastico al personale docente e non docente, ai genitori e agli alunni delle scuole di Carlopoli.
<<Carissimi, dopo la fiducia accordataci dagli elettori nello scorso mese di maggio, ancora una volta, come nostra consuetudine nei cinque anni trascorsi e con profondo affetto, porgiamo il nostro augurio a ciascuno di voi per un nuovo anno scolastico all’insegna dell’impegno e dell’amore per la cultura, unico strumento di crescita per una società civile che si riconosca tale. Rinnoviamo pertanto i nostri buoni propositi volti alla prosecuzione della collaborazione fattiva tra l’Amministrazione Comunale e l’Istituto Gianni Rodari, che hanno sempre dialogato e lavorato, fianco a fianco, al fine di garantire maggiori opportunità alle future generazioni della nostra comunità.
A partire da oggi, ci attendono tanti momenti di condivisione e di approfondimento per costruire insieme un avvenire migliore per Carlopoli e per la Calabria, per cui con questo spirito positivo e come buon auspicio, riportiamo un lodevole passo della scrittrice Francesca Chirico, con la promessa di averla presto ospite in una nostra iniziativa:
《Cari maestri, insegnate la Calabria, prima di insegnare loro che, chiusi i libri, si dovranno sbrigare a scappare da qui, spendetevi a raccontare cosa è “qui”. Raccontategli della Primavera di Casignana e dei draghi di Kaulon, dei salti delle cascate Maesano, dell’orizzonte da Montalto, dell’Amendolea biancheggiante sotto i ruderi del castello. Raccontate dei calabresi onesti e coraggiosi. Di quelli morti per l’onestà e il coraggio. E di quelli (sono tanti, vi garantisco) che ci camminano, vivi, al fianco. Non minimizzate mai il male e il brutto ma non fatelo diventare l’unica prospettiva per ignoranza del bene e del bello. Che capiscano, insomma, che non sarà la Calabria a condannarli a partire. Ma gli uomini, sempre troppi, che la calpestano immeritatamente》.
Buona scuola a tutti…