di Omar Falvo –

La cittadina della Sila di Camigliatello Silano è un luogo unico. Per le sue caratteristiche naturalistiche conquista, tra le località della montagna calabrese, la nomination per la miglior scenografia come avviene in un festival del cinema.

L’occasione per mettersi in evidenza, come in una vera e propria maratona delle meraviglie, è la riproposizione della Sagra del Fungo di Camigliatello Silano, ormai giunta alla sua 49esima edizione.
La rinomata località turistica di montagna, frazione del comune di Spezzano della Sila, in provincia di Cosenza, si è rilevata “location perfetta” per questa importante kermesse calabrese.

Quello andato in scena, nella tre giorni ricca di eventi, è stato un vero kolossal dell’autenticità e della tradizione. Una sceneggiatura straordinaria, che farebbe invidia ai grandi registi del cinema; un luogo che non necessita di effetti speciali per sprigionare la sua bellezza, una magia tutta calabrese, la gentilezza delle persone che vivono in questo paradiso terrestre, sono alcuni dei pilastri di questo format chiamato Camigliatello Silano.

Un fiume umano di persone ha letteralmente invaso le stradine fiabesche del borgo, creando una suggestiva atmosfera fatta di suoni, colori e profumi. L’attore protagonista è stato, in tutta la sua raffinatezza, il fungo porcino. Con un sapore prelibato, pregno dei profumi della nostra terra, ha rallegrato i palati più fini, conquistando una nomination, come miglior attore protagonista, per la 50esima edizione.

In nomination anche i formaggi, le tante varietà di funghi, i salumi della tradizione, co-protagonisti di questa metaforica “pellicola”. Soddisfazione, per gli ottimi risultati raggiunti, è stata espressa da Eugenio Celestino, presidente della Pro Loco e dal sindaco di Spezzano della Sila, Salvatore Monaco. Continuate a seguirci… ne vedrete delle belle.
