Si è svolto l’incontro programmato a Serrastretta dell’associazione Borghi da Ri…Vivere “alla scoperta di antichi sapori”.
Presenti all’evento il presidente dell’associazione Borghi da Ri…Vivere Giovanni Renda, lo storico antropologo Mattia Maruca, il presidente Carmelo Nucera dell’associazione di cultura greca “Apodiafazzi” di Bova, Pietro Molinaro presidente Coldiretti Calabria e Giovanni Bianco dell’associazione Touring Club Italiano.
Hanno partecipato all’incontro anche alcuni produttori dell’area territoriale del Reventino, tra gli altri, Fazio Rosario, castanicoltore, rappresentante della comunità di Terra Madre Castagne e Pastille di Serrastretta, a lui si deve l’innovazione di prodotto della castagna secca trasformata in “rusarella”.
Hanno preso parte anche Giuseppe Fazio dell’azienda vivaistica Allasia Plant e Maria Antonietta Mascaro rappresentante della cooperativa Monti del Reventino e referente della comunità dei Produttori di fagioli del Reventino.
L’incontro si è tenuto presso il Vecchio Castagno di Delfino Maruca, luogo di estrema accoglienza che alla fine dei lavori ha deliziato i palati dei suoi ospiti con le squisitezze del cuoco di Terra Madre e chef della Federazione Nazionale Cuochi.
L’associazione Borghi da Ri…Vivere opera su tutto il territorio nazionale, diffonde e tratta tematiche legate alla salvaguardia dell’ambiente, tutela della salute dell’uomo nel rispetto dell’integrità e della valorizzazione dei luoghi.
Lo scopo dell’iniziativa è stato quello di cercare di costruire una rete tra produttori, il borgo stesso e le associazioni tutte dell’ambito territoriale. Infatti erano presenti all’incontro anche l’associazione Dalidà, la Pro Loco, il gruppo Canterini di Serrastretta, nel tentativo di coinvolgere i gruppi operanti al fine di poter fornire le giuste risposte e la giusta accoglienza ai turisti, agli ospiti, ai curiosi che visitano e visiteranno il suggestivo paese montano di Serrastretta.
Il comune denominatore dell’iniziativa (che tutti hanno sottolineato) è “il fare rete”. Solo unendosi su più fronti si avrà la possibilità di contrastare quell’abbandono sempre più incalzante dei nostri piccoli centri, solo con “il fare rete” si può combattere la disoccupazione, solo con “il fare rete” si possono raggiungere degli standard di accoglienza, di cultura del cittadino, di welfare comune, in cui vi sia un sistema sociale che possa garantire il facile accesso ai servizi e alle forme di assistenza fondamentali.
La Calabria e i suoi borghi possono raggiungere questi obiettivi perché non sono utopici ma, come asserito dal presidente Pietro Molinaro di Coldiretti “…sono degli obiettivi assolutamente perseguibili perché la Calabria tra i tanti aggettivi e realtà che la qualificano è: accogliente, antica e autentica e questa triade di caratteristiche, se utilizzate in sinergia con le idee, l’innovazione, la tradizione possono renderla, davvero vincente”.