Bianchi – Con i soli voti della maggioranza, in prima seduta il Consiglio comunale di Bianchi ha approva il Bilancio annuale 2015 con annessa relazione previsionale e programmatica (2015-2017). L’importante e fondamentale documento contabile, arrivato in Consiglio in zona cesarini (nota Prefetto) ha attenuto solo sei degli otto voti della maggioranza (La svolta), due consiglieri, Perri e Talarico che da qualche mese sono molto critici con la Giunta Paola si sono astenuti; hanno votato contro i tre consiglieri della minoranza Elia, Maletta e Muraca (Bene Comune).
Il consiglio presieduto dal sindaco Tommaso Paola, assistito dalla segretaria comunale Cristina Gimondo, in un clima agitato causa le diverse posizione dei consiglieri intervenuti nel dibattito, oltre al Bilancio ha approvato con votazioni diverse altri cinque punti all’ordine del giorno: Programma triennale delle opere pubbliche; disavanzo tecnico; tariffe Irpef, nomina commissione giudici popolari e regolamento canoni non ricognitivi. Per far comprendere le difficoltà incontrate a formulare il Bilancio di previsione, il sindaco Paola ha evidenziato come la politica dei tagli imposti dallo “Stato Centrale” negli ultimi anni ha costretto i Comuni a fare leva sulla fiscalità locale e a ridimensionare di molto la qualità degli interventi sui servizi ai cittadini, sulle infrastrutture e nel sociale. Il Bilancio ha detto Paola, non prevede amento delle tariffe, ma mantenimento della qualità dei servizi; aumento investimento nella viabilità e manutenzione del territorio; lotta all’evasione tributi, valorizzare e termine opere pubbliche in corso e realizzazione di nuove strutture. Le critiche alla proposta di Bilancio non si sono fatte attendere, e i consiglieri Elia Guglielmo e Perri (ex vice sindaco) non hanno lesinato appunti e chiesto chiarimenti. Il consigliere Elia ha puntato il dito contro i capitoli di bilancio inerenti lo scuolabus, Imu, Ici, Tari, depurazione, taglio boschi e infine per una serie di motivi politico-amministrativi ha chiesto le dimissioni del sindaco, alle quali il primo cittadino ha risposto “non esiste alcun presupposto per tale richiesta, visto che lo stato di attuazione del programma elettorale è in corso”. Perri, per prima cosa ha contestato l’esame posticipato alla scadenza naturale del Bilancio, poi ha focalizzato il suo intervento sulle carenze strutturali, interrogazioni, confronto sulle aliquote dei tributi e inefficienza amministrativa a solo tre mesi dalla elezione della nuova Giunta.