Il culto della fede, la storia e tradizione sono stati gli elementi cardine della festa dell’Immacolata Concezione a Bianchi. La ricorrenza dell’otto dicembre indica l’inizio delle festività natalizie, abitudine che in questo giorno iniziano i preparativi per addobbare il presepe e l’albero di Natale.
Le origini della festività cattolica risalgono al 1854 col dogma proclamato da Pio IX nella Cappella Sistina con la bolla chiamata “Ineffabilis Deus”. Immacolata Concezione significa nascita di Maria senza il peccato originale.
Nel tempo, la devozione all’Immacolata Concezione è legata con le apparizioni di Rue du Bac a Parigi nel 1830 e di Lourdes nel 1858. Apparizioni mariane riconosciute ufficialmente dalla Chiesa Cattolica.
Nel paese dell’alto Savuto, i festeggiamenti iniziati con la “novena” e proseguiti con la santa Messa “vespertina” e consegna della luce, sono terminati la sera del 8 dicembre, con una sobria e partecipata fiaccolata in onore dell’Immacolata.
Nove giorni intensi di preghiera vissuti dalla comunità biancara grazie alla dedizione e all’attaccamento di don Serafino Bianco, parroco di Bianchi e suor Elena e suor Luisa, che nella liturgia ha messo in evidenza la figura della Donna e della Madre, punto di riferimento per gli uomini del nostro tempo.
La suggestiva processione delle “fiaccole” mossa dalla parrocchia S. Giacomo Apostolo, attraversata piazza Matteotti e percorrendo via Stazione è giunta nel piazzale dell’oratorio parrocchiale “San Domenico Savio”.
Una scia di fuoco alimentata dalle tiepide fiaccole e dal lancio di alcune mongolfiere insieme alle preghiere dei fedeli ha reso ancora più caratteristico il corteo dedicato alla Madonna.