Bernard Dika, alfiere della Repubblica Italiana, premiato dal presidente Mattarella, si è confrontato con i giovani studenti degli istituti di Soveria Mannelli, Carlopoli e Serrastretta, Decollatura e presenti anche gli alunni delle scuole di Tiriolo.
Un giovane di 26 anni, Bernard Dika, toscano di Pistoia, attualmente portavoce del presidente della Regione Toscana Giani, ha incontrato gli studenti in una partecipata assemblea tenutasi a Soveria Mannelli nel vasto tempio cattolico del Santuario dedicato alla Vergine di Fatima di cui è canonico don Roberto Tomaino.
A perno del suo intervento, a tratti diventato un colloquio coi numerosissimi ed interessati ragazzi e ragazze, Bernard Dika ha posto i temi della Memoria, dei Diritti, della Libertà come quelli che contribuiscono in primis alla formazione di un cittadino consapevole dei propri compiti e delle proprie responsabilità in una società complessa come si sta dimostrando, giorno dopo giorno, il secolo XXII, dopo solo due decadi del suo ancora lungo percorso.
Lo ha fatto con calzanti esempi richiamando numerose personalità del passato che con le loro opere, le loro prese di posizione, le loro battaglie personali e di gruppo proponevano una nuova società dove ognuno potesse diventare protagonista del proprio presente e nel contempo lasciare semi che germogliassero suscitando nuove prese di coscienza nella società nuova uscita dal fascismo grazie alla lotta di Liberazione combattuta dai partigiani e segnata spesso dal loro sangue.
Una delle tappe fu, per Dika, il voto alle donne in occasione del 2 giugno 1946 quando di tenne il referendum per scegliere tra la ”Repubblica” e la ‘Monarchia”. E per far sentire i presenti orgogliosi del loro Paese ha ricordato a sorpresa come a Soveria Mannelli fu alta la partecipazione popolare e furono in ampia maggioranza i consensi alla repubblica con corca il 70% dei voto espressi, mentre nella Calabria prevaleva il voto per la monarchia.
L’attenzione dei ragazzi e delle ragazze Bernard Dika l’ha “catturata” e catalizzata con un linguaggio semplice e schietto e un approccio confidenziale che parlava contemporaneamente al cuore e alla mente dei presenti.
«VOI DOVETE ESSERE IL VOSTRO PRESENTE», ha affermato Dika ribaltando il banale richiamo che spesso si fa si giovani, cioè “voi siete i cittadini del futuro”: ed ha insistito con passione su queste parole sul valore del tempo presente come quello della presa di coscienza di essere dei cittadini dotati di diritti fin dalla nascita, ricordando come spesso ci si riferisca ai 18 anni. Questa è solo l’età in cui si diventa elettori: cittadini lo siamo dal primo vagito.
Il giovane Bernard ha concluso la sua lezione/colloquio con alcune parole di Piero Calamandrei, uno dei padri della nostra Costituzione Repubblica:
“Però la libertà è come l’aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni e che io auguro a voi giovani di non sentire mai. E vi auguro di non trovarvi mai a sentire questo senso di angoscia, in quanto vi auguro di riuscire a creare voi le condizioni perchè questo senso di angoscia non lo dobbiate provare mai, ricordandovi ogni giorno che sulla libertà bisogna vigilare, vigilare dando il proprio contributo alla vita politica… Quando vi ho detto che questa, la Costituzione Repubblicana, è una carta morta, no, non è una carta morta, è un testamento, è un testamento di centomila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione.”
Sono frasi solenni che Calamandrei pronunciò di fronte a studenti milanesi nel 1955, gli stessi pensieri espressi oggi ai ragazzi e alle ragazze di Soveria Mannelli e Decollatura da Bernard Dika, pensieri che pur dopo 70 anni conservano la stessa spinta ideale ad essere dei buoni studenti per diventare dei buoni cittadini.