Non esiste donna sulla faccia della terra che non abbia avuto a che fare, almeno una volta nella vita, con questo nemico neanche tanto silenzioso. La cellulite è un qualcosa che riguarda milioni e milioni di persone, soprattutto l’universo femminile, un inestetismo della pelle che provoca effetti non propriamente belli da vedere.
Da un punto di vista tecnico si sta parlando di un disturbo che coinvolge l’ipoderma, ovvero il tessuto di natura adiposa (grassa) che si trova direttamente sotto il derma. La cellulite riguarda prevalentemente le donne in età fertile e inizia a comparire già dai 18/20 anni. Ovviamente con il passere dell’età questo fenomeno tende a peggiorare.
A differenza di quanto si potrebbe essere portati a pensare, questo inestetismo della pelle non riguarda soltanto persone in eccesso di peso; ma la cosiddetta pelle a buccia d’arancia può comparire anche in chi abbia una corporatura magra. La cellulite si manifesta in modo prevalente a livello degli arti inferiori: la sua comparsa è dovuta ad una stasi microcircolatoria che va a generare un’alterazione dello scambio plasmatico tissutale e delle funzioni metaboliche più importanti.
Le cause sono ovviamente molteplici: ci possono essere fattori genetici così come ormonali, alimentari o cause legate a determinati comportamenti. Le errate abitudini di vita sono spesso fattori scatenanti: si pensi ad una alimentazione troppo calorica, ad uno scarso apporto di acqua, all’eccessiva assunzione di alcol, fumo e grassi, ad una vita troppo sedentaria.
Anche eccessivi sbalzi di peso possono causare la comparsa della cellulite: ecco perché sottoporsi a diete troppo drastiche, così come aumentare la propria massa muscolare in modo repentino, possono non essere poi buone idee.
E veniamo ora all’aspetto principale e che maggiormente interessa: è possibile eliminare la cellulite? Ovviamente dipende molto dallo stadio in cui ci si trova: come si può leggere sul sito Cellulitestop.org, esistono varie fasi del disturbo: il primo stadio vede la cellulite come una condizione ancora reversibile. Nel secondo stadio c’è un peggioramento dei fenomeni visti in precedenza con la pelle che continua a perdere morbidezza ed elasticità; il terzo stadio è caratterizzato dalla formazione dei cosiddetti micronoduli che ostacolano gli scambi metabolici; l’ultimo stadio infine, il quarto, vede questi noduli comparire in numero sostanzioso al punto che possono essere avvertiti anche al tatto e la comparsa dell’effetto cosiddetto a buccia d’arancia.
Uno stadio molto avanzato dal quale difficilmente si può tornare indietro, malgrado il ricorso a lozioni e rimedi cosmetici vari; e attività sportiva. Come sempre, meglio prevenire e intervenire per tempo, piuttosto che provare a curare in una fase successiva.