La libertà consiste nel trovare il coraggio di cambiare.
Per lo scrittore belcastrese Emilio Grimaldi la vita è fatta di continue scelte: se sbagli direzione, non ha alcun senso perseverare nell’errore. Emilio Grimaldi, anche giornalista pubblicista, pubblica un nuovo libro dal titolo “Un dito di io”, edito da Officine da Cleto.
E’ un’opera in parte autobiografica e in parte saggio con cui il giornalista pubblicista di Belcastro torna indietro con l’unico desiderio di guardare avanti.
L’incipit è soggettivo quando un bambino incontra qualcosa e qualcuno che disturba la serenità e toglie il sonno, ma poi l’impronta diventa filosofica parlando di abitudini, di battaglia contro le abitudini e del coraggio di costruire una nuova identità, cercando nuovi orizzonti, raccontando una brutta storia finita bene.
“Un dito di io” non trascura la forma, impreziosita da belle e poco casuali parole, ma ha come finalità edificanti contenuti mossi dall’ equazione verità più libertà uguale felicità.
La prefazione del nuovo libro di Emilio Grimaldi, già autore di diverse pubblicazioni, è di Angela Ales Bello, mentre l’introduzione di Domenico Mauro.
La filosofa ha parlato di “libro perturbante”, mentre lo psicoterapeuta ha posto l’accento sul “concetto di resilienza”. Emilio Grimaldi, laureato in filosofia, si sofferma nell’epilogo dell’opera a un elogio alla lentezza nella spasmodica ricerca dell’ispirazione. Vale a dire: scrivere bene è soprattutto riscrivere.
Enzo Bubbo