Caro Tito, dopo il sopralluogo della speciale Commissione “giudicatrice”nello scorso mese di agosto, e l’annuncio di assegnazione del riconoscimento, ecco che, sabato mattina 14 gennaio 2023, alla presenza di un folto pubblico e di varie autorità regionali e territoriali, in piazza Municipio, al Sindaco Giuseppe Nicola Parretta sono stati consegnati la bandiera e il diploma di certificazione attestante che quello di Badolato fa parte a pieno titolo dei borghi più belli d’Italia, il primo nella provincia di Catanzaro e il sedicesimo, in ordine di tempo, nella Calabria, assieme a Stilo, Tropea, Santa Severina, Bova, Scilla, Rocca Imperiale, Oriolo, Aieta, Caccuri, Gerace, Buonvicino, Altomonte, Morano Calabro, Civita, Fiumefreddo Bruzio.
Come puoi immaginare, grande è stata la gioia e l’esultanza di tutti noi badolatesi. Specialmente io ho buoni motivi per essere particolarmente felice, dal momento che fin da adolescente ho dedicato gran parte della mia vita a questo paese con tutto lo slancio di cui sono stato capace. Ho agito mai come amministratore ma come cittadino semplice ed anche per questo mi sono adoperato quasi sempre a mie spese, persino quando, da bibliotecario incaricato, ero remunerato poco e male ed aggiungevo molto di mio alle innumerevoli esigenze, non soltanto di tempo, di salute e di dedizione accorata e totale. Eppure, nonostante tutto questo attivismo davvero esagerato, gli Amministratori comunisti di Badolato, nel maggio 1987, si sono presi il lusso di allontanarmi senza spiegarmi un perché. E sì che a Badolato si era già ricchissimi di persone che si dedicavano anima e corpo al “bene comune” come me!… Però, con il mio allontanamento, Badolato (volente o nolente) sta scontando un ritardo che sarà difficile recuperare. Mi spiace tanto dirlo, ma è così; ed è sotto gli occhi di tutti. E qualcuno (che ringrazio) me lo riconosce ancora.
1 – BADOLATO E IL TROPPO TEMPO PERDUTO
Certo, questo dell’essere stato inserito tra i borghi più belli d’Italia è un riconoscimento che mi fa tanto tanto piacere, ma è ancora ben poca cosa rispetto ai progetti e alle prospettive per cui avevo lavorato fin dai primi anni ottanta (specialmente con l’operazione del “paese in vendita”) per fare di Badolato la Capitale euromediterranea dei borghi spopolati e per inserire questo bellissimo ed antico borgo nei circuiti internazionali di pregio, dove già cominciava ad esprimersi e a significare. Purtroppo in questa programmazione sono stato ostacolato proprio dalle varie amministrazioni comunali badolatesi che, in pratica, mi hanno costretto ad andare in esilio, estromettendomi dal lavoro e dal paradigma per fare di Badolato un borgo significativo nel panorama addirittura mondiale (come si stava concretamente prospettando). Ma, spinto dal grande Amore per Badolato e interzona, avevo cominciato a lavorare da solo già negli anni sessanta (Olimpiadi badolatesi, Euro Universal band e altro) e settanta (Riviera degli Angeli, Università popolare, tesi di laurea, ecc. ecc.) con buoni risultati, sebbene ho sempre incontrato una insensibilità quasi generalizzata. E, per quanto fosse essenziale, sollecitavo con veemenza i vari partiti al potere di puntare ad esprimere una rappresentanza politica presso le istituzioni (da quelle provinciali a quelle nazionali ed europee) poiché senza una rappresentanza si può fare ben poco.
Infatti, se adeguatamente organizzata, unita e bene amministrata (come andavo sollecitando)fin dagli anni settanta, la comunità di Badolato avrebbe almeno potuto esprimere (ad esempio e tra l’altro) qualche esponente politico in sede provinciale, regionale, nazionale e poi (negli anni ottanta) persino nel Parlamento Europeo come rappresentante dei borghi spopolati e delle ruralità desertificate non soltanto italiane ma euro-mediterranee. Ho insistito pure durante la vicenda della accoglienza ai curdi alla fine degli anni Novanta e primi Duemila, quando la visibilità internazionale di Badolato era al suo culmine massimo. Niente di fatto, purtroppo! Così Badolato e interzona scontano un mostruoso ritardo di almeno 40 anni su una tabella di marcia che avrebbe portato questo nostro territorio ad una visibilità e ad una efficacia concreta politica-amministrativa di rilievo. Cosa che non ha avuto per la miopìa di amministratori e politici locali che si sono sempre buttata la zappa sui piedi, penalizzando una “comunità eroica”che non meritava tutti questi ritardi, pagati pure con un ulteriore, pesanteed umiliante spopolamento al limite del “non-ritorno” e dell’insignificanza per Badolato che in passato era stato capo-mandamento e punto di riferimento per tutta l’interzona nell’asse marino e montano!…
Considero, infatti, questo splendido risultato dei “Borghi più belli d’Italia” (seppure intervenuto con ritardo rispetto alla mia indicata tabella di marcia fin dagli anni sessanta-settanta-ottanta), una prima preziosa tappa per cercare di significare qualcosa di buono nel contesto nazionale (si pensi, ad esempio, all’inserimento di Badolato nel circuito dell’Archeoclub d’Italia” nel 1982). Ma c’è il contesto internazionale che ancora manca per come prospettato già in quegli anni di grande mia operosità promozionale per Badolato in contesti assai efficaci. E quella realtà internazionale che c’è non viene ancora adeguatamente valorizzata ed accresciuta come dovrebbe essere, per logica e per necessità. Manca l’Amore, a mio parere. E con l’Amore manca la lungimiranza.
2 – PUR LODANDO RESTO PESSIMISTA
Avere ottenuto un così importante riconoscimento (dell’inserimento tra gli attuali 348 borghi più belli d’Italia) non significa un punto di arrivo o addirittura una rendita (lo ha riconosciuto lo stesso sindaco Parretta nel suo intervento sabato mattina 14 gennaio)… bensì che bisogna lavorare sempre più alacremente e comunque per migliorare di molto. Fare finalmente il vero salto di qualità. Tra l’altro il borgo di Badolato è stato ammesso con due anni di condizionale e con molte prescrizioni da risolvere. E a Badolato c’è veramente tanto da migliorare. Lo ha ricordato più volte pure Fiorello Primi, presidente dell’Associazione Borghi più belli d’Italia, al sindaco Parretta, nel ricevere la bandiera identificativa. Personalmente lodo ed incoraggio amministrazione comunale e cittadini che sono i veri protagonisti – come ha esortato lo stesso Primi – nel migliorare quotidianamente il borgo nella estetica esteriore ed interiore. Tra l’altro e ad esempio, non si può migliorare una Comunità senza avere, ad esempio, una Biblioteca Comunale efficiente che faccia pure da archivio della memoria sociale locale ed interzonale. E tutti sanno quanto sia stato un cavallo di battaglia la Biblioteca Comunale fin dal settembre 1976. Le generazioni hanno bisogno di un riferimento culturale ed ideale prestigioso e generoso!…
Caro Tito, scusami … però, nonostante tutta questa festa e questa enfasi, resto pessimista, benché abbia il piacere di vedere tante persone, specialmente giovani, come ad esempio il bravissimo ed instancabile Guerino Nisticò e compagni, che si organizzano e s’impegnano così tanto alacremente. I motivi di questo pessimismo poggiano su troppo amare esperienze e soprattutto su una mentalità che ancora non vedo progredita a tal punto da reggere il confronto con la realtà locale, regionale, nazionale ed estera. Inutile elencare. E non è soltanto un fatto politico-amministrativo, ma una precondizione culturale ed etica.
Chi mi legge conosce come stanno le cose. Vorrei tanto, ma davvero tanto tanto essere smentito dai fatti, credimi!… Decenni e decenni di distruzione del tessuto etico, sociale e territoriale non possono essere recuperati facilmente. Formulo, però, i migliori auguri a chi si impegna a recuperare il tempo perduto. D’altra parte, chi intende lavorare seriamente può trovare nella mia eredità sociale un punto di riferimento ancora valido e imprescindibile, perché fatto con grande Amore e dedizione. Inoltre ho sempre ribadito di essere a disposizione per collaborare (come in effetti collaboro con taluni) per il “bene comune”. Ma in tutti questi decenni si è preferito fare senza di me a livelli istituzionali, senza il mio contributo di Amore per il borgo e l’intero territorio, nonostante mi proponessi sempre e continuassi comunque a lavorare per Badolato, persino da lontano e nel mio piccolo. Sono sempre stato snobbato. E spesso persino deriso e addirittura vilipeso. Resto molto addolorato, pure perché, seppure lontano, da persone che ancora mi stimano mi vengono riferite cose a volte assai spiacevoli per il “bene comune”. Bisogna invertire la rotta!
3 – GRAZIE A CHI ANCORA MI STIMA
Caro Tito, non vorrei concludere questa breve “Lettera n. 443” senza ringraziare coloro i quali (pure nell’occasione di questo notevole riconoscimento per il nostro tanto amato borgo) mi hanno inviato messaggi per confermarmi la loro stima e per riconoscermi il lavoro fatto per Badolato a fronte di tante persecuzioni patite per così tanto Amore! Ti trascrivo (non in ordine di tempo) alcuni di questi messaggi ricevuti tra ieri sabato e oggi domenica, ringraziando assai e di vero cuore tutti per questa generosa e confortante solidarietà umana, sociale, etica e civile. Ringrazio altresì coloro i quali, in occasione di questo evento, hanno fatto spontaneamente favorevoli apprezzamenti e commenti nei miei confronti su “facebook” cui non ho accesso poiché non sono iscritto. Vedi sotto pure il paragrafo 7.
<< Il sogno che hai sempre avuto nel cuore per la tua Badolato si sta avverando: ormai è in un riconosciuto circuito nazionale. Devi essere felice e assaporare la vittoria. Dico il vero! Raccoglierete altri frutti! >> (M. B. L. – Catanzaro).
<< Fa sempre piacere che il tuo paesello sia parte dei borghi più belli. Tu hai posto la prima pietra. Potevi essere un personaggio di spicco per questo evento. >> (V.P. – Roma)
<< Grazie della notizia storica del nostro paesello di “Vadulatu”. Augurissimi a Domenico Lanciano che, alla fine, sta raccogliendo qualche frutto. E tu puoi dirlo forte … ma non ti emozionare troppo ah ahahah… >> (D. L. E. Milano)
<< Dal paese in vendita al paese dei curdi …di strada ne ha fatta la tua Badolato, eh?! … Bandiera meritata. Sarà uno stimolo per migliorare. Intanto adesso bisogna tenere bene la posizione. >> (N.L. – Soverato)
<< Badolato è anche questo perché ci sei tu oltre le meraviglie del luogo! >> (C. A. – Rozzano MI)
<< Dio ti benedica per tutto il lavoro che hai fatto per la tua Badolato! >> (A. A. – Pescara)
<< Se lo meritava Badolato un riconoscimento importante come quello dei Borghi più belli d’Italia. Complimenti anche a te che sei stato il primo a far valorizzare con tante iniziative il tuo paese d’origine! >> (F. C. P. – Brasile)
<< Immagino la tua gioia, la tua soddisfazione e la tua emozione. Quella di oggi è una data da ricordare!!! Complimenti a te e a tutta Badolato, di cui sei stato il primo artefice di rilancio! >> (A. N. – Caserta)
<< Viva Badolato! Viva la Calabria! E perché no?… Viva l’Italia. Evviva Mimmo Lanciano che ha sempre valorizzato il suo bel paese d’origine. Grazie, Mimmo! In fondo è anche merito tuo!… Evviva! Evviva!>>(M. d’A. – Catanzaro).
<<E’ universalmente riconosciuto il Tuo grande merito nell’inserimento di Badolato tra i borghi più belli d’Italia >> (N. V. C. – Soverato)
<< Un grande lembo di questa bandiera porta scritto il tuo nome >> (R. C. – Soveria Mannelli – CZ)
<< Ci manchi. Questa bandiera è anche grazie al tuo contributo ma soprattutto onore ed orgoglio ai nostri padri e antenati che con amore sudore e sacrifici lo hanno fatto bello e a Loro tocca questa bandiera! >> (Antonio Femìa – Badolato).
4 – ONORE ALLE TANTE GENERAZIONI DI BADOLATO
Ho riportato per intero l’ultimo nome, dal momento che Totò Femìa(gentile e generoso amico fin dall’infanzia di Kardàra) ha poi espresso pubblicamente questo suo pensiero proprio intervenendo personalmente a tale evento badolatese di sabato mattina 14 gennaio 2023 in Piazza Municipio (come mi è stato riferito). In effetti, se il borgo di Badolato è così bello e caratteristico lo dobbiamo alle tante generazioni che si sono avvicendate. Quindi la nostra maggiore gratitudine va a Loro!… Quante sono le generazioni di Badolato fin dalla sua fondazione?… Se stimiamo che sia stato fondato attorno all’anno mille (e considerato una generazione ogni 20 anni) sono 50 le generazioni che hanno accudito questo borgo ed il suo territorio.
Personalmente, ritengo che l’attuale sito (dove sorge il borgo di Badolato) abbia accolto i primi abitanti e le loro umilissime case in epoca bizantina, attorno alla chiesetta di Santa Caterina di Alessandria al Mancuso, verso l’ottavo o nono secolo. Quindi tale borgo dovrebbe avere almeno 1200 anni ed ha retto, bene o male, a tante calamità naturali come terremoti e alluvioni. Se è così, allora sono 60 le generazioni!…
5 – LA FESTA SENZA LA BANDA
Caro Tito, ho pensato che ormai Badolato può essere denominato ufficialmente il borgo delle “3B” cioè “Badolato Borgo Bello”. Ma per noi che ci abbiamo vissuto è sempre stato il nostro “bel paese” … il “paese presepe” … il magico incanto della nostra infanzia e della nostra vita. Se viene apprezzato da altri ci fa enormemente piacere!… Intanto mi congratulo assai con il sindaco Giuseppe Nicola Parretta e con chi ha collaborato con Lui per ottenere questo magnifico risultato. Auguro a Lui, alla sua Amministrazione Comunale e ai Cittadini tutti di Badolato (residenti e fuori confine) di impegnarsi davvero tanto per rimuovere le “riserve” ricordate più volte dal presidente Fiorello Primi sia durante la sua visita in agosto sia sabato 14 gennaio. Noi vogliamo Badolato che rifulga sempre come e più del sole!
Personalmente ho rinnovato al sindaco Parretta (così come a tutti i sindaci di Badolato, anche dopo il mio esilio del primo novembre 1988) la mia disponibilità a collaborare per come posso, da Agnone e, adesso, pure da anziano (alquanto privo di forze). Se, ad esempio, mi avesse consultato prima, Gli avrei suggerito di portare almeno una banda oppure i tamburi badolatesi che, con la loro musica, avrebbero portato un po’ di l’allegria della festa. Perché quella di sabato è stata una festa. Invece, se tu vedi la foto del corteo (qui la numero due) che da Piazza Castello si muove verso Piazza Municipio, sembra quello di un funerale o, almeno, questo intenderanno coloro i quali, in futuro, fra molti anni, vedranno questa foto osservando tutti quei visi seriosi e quasi tristi. Una banda o almeno i tamburi non devono mai mancare in ogni occasione!…
6 – LINK PER DOCUMENTARSI SULL’EVENTO
Se vuoi seguire lo svolgimento della manifestazione di sabato mattina 14 gennaio, su internet trovi i resoconti giornalistici dell’evento e i filmati girati in loco. Giusto per avere un’idea, ti trascrivo i link di tre video e un articolo web che ti diano il senso e l’importanza dell’evento per il nostro territorio. Mi lascia stupìto e meravigliato il fatto che Badolato sia il primo borgo della provincia di Catanzaro ad ottenere il prestigioso riconoscimento, mentre in altre province calabresi sono già numerosi i borghi riconosciuti in oltre dieci anni di esistenza di questa Associazione dei borghi più belli d’Italia … In provincia di Catanzaro si dorme?… Così come finora si dorme persino sulle vaste opportunità di “Calabria Prima Italia”!!! …
Tele Jonio (emittente di Chiaravalle Centrale – CZ) ha documentato molto bene l’evento in un’ora e sei minuti. Vai a questo link per bearti <<https://www.youtube.com/watch?v=jDpOLYwtFB0>> mentre il TGR Calabria Rai ha dedicato appena un minuto e quaranta secondi nella edizione delle ore 14 (guarda il servizio al link <<https://www.rainews.it/tgr/calabria/video/2023/01/badolato-borghi-pi-belli–ccad216b-302d-4cd2-911b-d9a8dc3ecd70.html>> ). Eppure è stata la Rai di Cosenza a dare una bella mano nella diffusione di “Badolato paese in vendita”. Mi meraviglio che abbia dato così poca importanza all’evento di sabato 14. Evidentemente il cambio di generazioni nella redazione giornalistica non ha giovato all’evento! …
Il telegiornale di metà giornata di Tele Jonio ha dedicato all’evento quasi undici minuti di cronaca con utili interviste del collega Franco Laganà. Nell’ultima intervista, il prof. Ulderico Nisticò ha avuto l’accortezza e la bontà di elencare quasi tutti i principali attori dei “risvegli” socio-culturali badolatesi che hanno poi, in pratica, portato all’evento di sabato 14 gennaio 2023. Come primo “risveglio” Nisticò ha citato il mio nome e la vicenda del “paese in vendita”. Ecco il link del servizio televisivo trasmesso nel telegiornale di Tele Jonio <<https://www.youtube.com/watch?v=zhc1OuU-fcM>>. Pare che, in questa giornata memorabile, il prof. Ulderico Nisticò sia stato l’unico che abbia fatto queste citazioni, ricordando chi ha lavorato in tutti questi decenni (tra cui l’associazione “La Radice”) … ed anche per questo Lo ringrazio tantissimo e di cuore.
Per quanto riguarda gli articoli pubblicati sui siti web calabresi, ti segnalo il seguente link tra i tanti notati con eguale testo: <<http://www.preserreedintorni.it/bandiera-i-borghi-piu-belli-ditalia-al-comune-di-badolato-da-paese-in-vendita-ad-esempio/>> pubblicato alle ore 00.15 di domenica 15 gennaio 2023.
7 –COMMENTI SU FACEBOOK
Caro Tito, sai bene che ho scelto di non iscrivermi a Facebook per non distrarmi troppo dalla mia attività di scrittura, che esige la massima concentrazione. Già “Whatsapp” mi occupa un bel po’ di tempo durante la giornata, sia per lavoro che per il dovere di rispondere a chi mi “messaggia” persino esageratamente con “sciocchezze” (sono i risvolti quasi inevitabili di ogni cosa e in particolare di questi “social”). Qualche volta mi giunge un’eco pure dai dialoghi che i badolatesi fanno, appunto, su Facebook.
Poco fa (alle ore 22.31) una vecchia e tanto stimata conoscenza mi ha inviato due estratti da una più lunga conversazione intercorsa su questo tipo di “social” riguardo l’evento di sabato 14 al borgo. Come puoi notare si riferiscono a me come colui che ha aperto (specialmente con la vicenda del “paese in vendita” del biennio 1986-88) la possibilità per Badolato di essere conosciuto ed apprezzato anche a livelli internazionali. Un antesignano, insomma, un precursore. Il che mi fa piacere. Ed è vero, comunque.
Ovviamente, per la gentilezza usatami, ringrazio molto chi mi ha inviato questi due estratti da Facebook e coloro i quali hanno apprezzato il mio lavoro fatto disinteressatamente per Badolato, in particolare con l’SOS del “paese in vendita” che tanto clamore ha avuto e tante imitazioni continua ad avere. Ringrazio l’amico Mimmo Procopio per avere pubblicato la copertina della MC intitolata proprio “Badolato paese in vendita” del luglio 1987 con le canzoni dell’amico cantautore Claudio Sambiase calabrese che vive a Milano. Non posso nascondere che questi dialoghi su Facebook mi hanno commosso e ripagato di tante sofferenze. Davvero grazie di cuore a tutti. Siete stati davvero tanto gentili quanto affettuosi! GRAZIE.
8 – SALUTISSIMI
Caro Tito, cercherò di seguire il più possibile la vicenda di tale riconoscimento e la sua migliore attuazione. Nel caso avvenissero elementi interessanti, proverò ad aggiornarti. Intanto, ti ringrazio per la pubblicazione di questa “Lettera n. 443” e, in attesa della “444” (probabilmente dedicata alla Biblioteca Vincenziana di Davoli), ti saluto fraternamente, sempre con tanta cordialità e stima. A presto!
di Domenico Lanciano
ITER-City, domenica 15 gennaio 2023 ore 23.32 – Da oltre 55 anni (cioè dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto”. Le foto sono state prese dal web ed i video mi sono stati inviati da Guerino Nisticò e da Maria Caturano che ringrazio.