Il piccolo borgo di Conflenti, da sempre attento alle tematiche sociali è in prima linea anche nella Giornata Mondiale del Rifugiato, per celebrare la forza, il coraggio e la perseveranza di milioni di rifugiati.
In questa occasione l’UNHCR chiede la piena inclusione di tutte le persone costrette a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni in ogni ambito della società: dal lavoro allo studio, dalla salute allo sport, perché tutte le persone costrette a fuggire hanno il diritto di essere protette e di poter ricostruire la propria vita in dignità. I rifugiati portano con sé nella fuga un bagaglio di competenze e determinazione che possono arricchire le comunità ospitanti, diventando risorse preziose per la società e per il bene comune.
A Conflenti, paese da sempre ospitante ed ospitale, vi sono in questo momento, ospiti del progetto “SAI Filadelfia, ampliamento sede di Conflenti”, gestito dalla Cooperativa Iride e dalla Cooperativa sociale progetto Enea, insieme agli enti locali (comuni di Filadelfia e di Conflenti) 14 profughi afgani, scappati dalla violenza e dalle minacce che i talebani continuano ad infliggere ad un popolo perennemente sotto minaccia.
Per far conoscere questa realtà e per gridare all’unisono che il mondo è la casa di tutti e che ogni essere vivente merita stessi diritti e pari dignità i beneficiari, insieme alle cooperative che gestiscono il progetto, all’associazione Libramenti e all’Amministrazione Comunale, hanno organizzato un evento che si è svolto in Piazza Pontano a Conflenti ieri, 20 giugno 2022, guidati dallo slogan “Chiunque siano, da qualsiasi luogo provengano. Sempre. Together #WithRefugees”.
“È una serata di festa ha dichiarato il Sindaco di Conflenti Emilio Francesco D’Assisi, ma anche un modo per stare vicini alle tante persone che, per un motivo o per un altro, hanno dovuto lasciare le loro case. Purtroppo non possiamo restituire loro quello che gli è stato tolto, ma possiamo e dobbiamo fare di tutto affinché si sentano a casa. Conflenti, ha concluso il primo cittadino, ha dimostrato di essere sempre molto sensibile verso queste problematiche sociali, dalla prima guerra in Iraq fino all’ultima in Ucraina e sono sicuro che anche questa volta saprà dare il meglio di sé in termini di solidarietà e di integrazione”.