“A ricordare e riveder le stelle”: a Sellia, sabato 20 marzo, si celebra la giornata dedicata al ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
L’evento, alle ore 17:00, si terrà presso il Museo dei Bambini di Sellia per la XXVI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
All’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale sarà presente il sindaco di Sellia Dott. Davide Zicchinella, una delegazione comunale e la Dott.ssa Maria Antonietta Sacco, Vice Presidente Nazionale di Avviso Pubblico.
Avviso Pubblico è una rete di enti locali che concretamente si impegnano per promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.
Durante l’ iniziativa, all’ interno del MuSeBa (Museo dei Bambini di Sellia) verranno letti, ai piedi dell’albero d’ulivo simbolo di pace, i nomi delle vittime minorenni calabresi delle mafie.
Un momento particolare sarà dedicato alla memoria di Domenico Gabriele. Dodò: un bimbo vivace ucciso a soli 11 anni, su un campo di calcetto nella periferia nord di Crotone, vittima inerme e innocente di un regolamento di conti tra ‘drine. Tanti i bambini come lui che saranno ricordati in questo momento di riflessione.
Ogni anno in tutta Italia grazie alle associazioni contro le mafie Libera e Avviso Pubblico, questa giornata diventa un momento ricco di incontri e testimonianze attorno ai familiari delle vittime al fine di costruire una memoria comune a partire dalle loro storie. “A ricordare e riveder le stelle” è lo slogan scelto per quest’anno. Uno slogan composito, che racchiude molti significati. Le stelle sono le persone che ogni giorno si battono per la giustizia sociale e la legalità democratica, fari del nostro operare ed esempi ai quali guardare. Il firmamento è la nostra capacità di andare oltre ciò che stiamo vivendo oggi, per generare un futuro migliore. Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera, ci propone un inno alla vita, verso un orizzonte migliore da costruire insieme, a partire dalla memoria di chi quella vita ci ha lasciato. Anche per Sellia la ‘drangheta non è una fatalità.
di Enzo Bubbo