Nel pomeriggio di giovedì, giorno 16, con inizio alle ore 17.00, nell’Aula Magna della Scuola “Gioacchino da Fiore” di Carlopoli dedicata al compianto Sindaco Prof. Bruno Arcuri, si è svolta la Manifestazione per l’attribuzione di 4 Borse di studio.
All’inizio è stato indicato, come Presidente del Comitato promotore dell’iniziativa il Parroco di Carlopoli e di Panettieri, Don Gregoire Nsabi Mana. Sostituisce il Presidente Don Salvatore Gallelli, trasferito ad altra Parrocchia che ha comunicato l’impossibilità ad essere presente perché ha una funzione “battesimale” nella stessa ora.
Qui si riportano anche i Saluti e gli Auguri, per una buona riuscita, inviati dall’Ispettore Salvatore Belvedere, momentaneamente a Milano. Egli è stato sempre vicino alle istituzioni scolastiche del territorio; presente in numerose iniziative di finalità culturale. Ha partecipato alla pubblicazione del libro con un suo interessante scritto.
Per un disguido di mancato invito, del quale ci siamo scusati, padre Fiore, Parroco di Castagna, non è riuscito ad essere presente, per comunicare di Persona i suoi Saluti.
Don Gregoire prendendo la parola, tra le atre considerazioni ne ha espressa una che ha suscitato attenzione e condivisione. Rivolgendosi ai ragazzi da premiare ha sottolineato “… Cari ragazzi, dovete capire che al premio che ricevete corrisponde un vostro debito. Non certo di denaro. Ma di impegno morale, non tanto verso Chi ha contribuito all’attribuzione della borsa di studio, ma verso voi stessi, verso i Genitori e verso la vostra Comunità. Perché siete stati indicati ad esempio e dovete testimoniare quei meriti che Vi sono stati riconosciuti in senso virtuoso per Voi stessi e per gli altri”.
Il Sindaco di Carlopoli, Emanuela Talarico, ha partecipato compiacendosi dell’iniziativa giunta alla conclusione prevista di attribuire le borse di studio. Rivolgendosi al Personale della Scuola ha confermato l’impegno dell’Amministrazione a sostenerne le iniziative, restando vicina ai bisogni che saranno espressi, perché si possa svolgere un anno scolastico normale. A tal proposito rivolge un Augurio ai ragazzi, ormai pronti a rientrare nelle aule.
Il Sindaco di Panettieri, dicendosi anch’ Egli compiaciuto di essere partecipe alla manifestazione, sottolinea come i ragazzi del suo Comune che si recano nella Scuola a Carlopoli lo fanno con desiderio di migliorarsi assieme ai coetanei di Carlopoli e di Castagna, vivendo belle esperienze scolastiche. Aggiunge che l’Amministrazione è consapevole delle difficoltà dei piccoli Comuni interni, dello spopolamento che indebolisce anche l’organizzazione scolastica. Per questo conferma il massimo impegno per sostenere le attività che la Scuola organizzerà. Cosi come si sentirà impegnata a sostenere le manifestazioni che vorranno promuovere cultura e socialità, “…come questa che state portando a conclusione Voi del Comitato…”.
Il Segretario del Comitato, Francesco Talarico, si dichiara soddisfatto della bella iniziativa portata a termine. Considera che nella “nostra Comunità vi sono tante Persone da ricordare” . Pertanto rivolgendo gli Auguri ai premiati, esprime l’auspicio che possano seguire tante altre iniziative “come questa”, incoraggiando a proseguire.
A questo punto è previsto l’intervento del sottoscritto, che ha pensato di proporre delle considerazioni su un tema indicato bella locandina, “ La Scuola è futuro”:
….Oggi concludiamo l’iniziativa di Memoria di Storia locale, che ha visto impegnati 18 co-autori. Il Comitato si è costituito nel Novembre del 2019 con l’obbiettivo di perseguire due finalità:
-Ricordare tre concittadini, Arcuri Bruno, Piccoli Salvatore e Don Gregorio Elia. alla cui memoria dedicare un libro di raccolta con scritti su varie tematiche.
-Raccogliere offerte e costituire un fondo per attribuire almeno 2 borse di studio.
L’iniziativa è stata accolta dal Consiglio di Amministrazione della BCC del Catanzarese che si è fatta carico di tutte le spese di stampa.
Anche stasera da qui rinnoviamo i nostri ringraziamenti.
Durante le due giornate di presentazione del libro, è maturato il convincimento di voler portare a quattro le borse di studio.
Il Dott. Flavio Talarico, allora Presidente, si è prodigato per ottenere un ulteriore fondo di € 750.00, così siamo arrivati alle quattro borse di studio, che saranno assegnate tra poco: due per la Primaria di 250 euro e due per la Secondaria di 1° grado di 500. I due fondi sono stati girati alla Scuola che provvederà materialmente a consegnare gli importi ai destinatari.
La selezione dei meritevoli è stata pure affidata all’Istituzione scolastica.
Il Dirigente, prof. Antonio Caligiuri, ha nominato una Commissione, per stabilire le procedure e deliberare la selezione.
Ne parlerà Egli stesso, che a nome di Tutti i presenti ringraziamo anche per la sensibilità e disponibilità ad essere presente con Noi.
La finalità di attribuire delle Borse di studio a nostri alunni è stata condivisa da Tutti i componenti del Comitato, convinti di voler dare così un positivo segnale di impegno socio- culturale, coniugando la Memoria, nel ricordo di Concittadini, e il Futuro nell’impegno di studio di alunni da premiare, che dovranno sentirsi testimoni dell’intera comunità scolastica dell’Istituto.
Presentando il libro lo abbiamo scritto, ora lo ripetiamo:
Sappiamo che ci sono altri concittadini meritevoli di essere ricordati con simili iniziative, e pure tanti altri concittadini capaci di elaborare un loro scritto. Pertanto auspichiamo che questa iniziativa venga seguita da nuovi impegni.
Le offerte non sono state così numerose come avrebbe dovuto essere. I tempi di restrizioni, l’assenza totale dei nostri emigrati la scorsa Estate e le difficoltà incontrate nel decidere le due presentazioni del libro, troppo diluite nel tempo, non hanno giovato.
Pur tuttavia l’iniziativa ha consentito la copertura di due borse di studio con una rimanenza di € 60.00 da utilizzare, pensiamo, per migliorare la custodia dei registri dell’Archivio parrocchiale.
Qui sono iscritte le generazioni che si sono succedute in Carlopoli, fin dalla nascita del Casale: Nati, Morti, Matrimoni, Battesimi e Cresime…un patrimonio storico che, grazie all’impegno di solerti Parroci, è arrivato fino a noi e permette di ricostruire tanti alberi genealogici.
Viene frequentato da studiosi e da ricercatori di professione, commissionati dai discendenti di molti emigrati sparsi in tutti i Continenti, desiderosi di ricostruire le proprie origini.
L’Archivio è rilevante, merita un riordino ed una salvaguardia specifica. Ne parleremo in una prossima occasione.
Oggi esponiamo alcune considerazioni riferite alla Scuola.
La Scuola è Futuro…Cosi è scritto nella locandina
Non è uno slogan, non è una espressione enfatica e neppure un’affermazione ad effetto.
E’ un concetto consapevole e, allo stesso tempo, un messaggio di incoraggiamento.
Sappiamo che tanti comparti istituzionali lasciano i cittadini insoddisfatti, in particolare oggi quello socio-assistenziale, e sanitario
Siamo convinti che, tra tutte le Istituzioni, la Scuola è quella che sta meglio resistendo alle disfunzioni, alle involuzioni. Ma non basta!
Su di essa si scaricano tutte le contraddizioni e i disagi che attraversano la società.
Fino ad alcuni anni fa si faceva un lungo elenco delle cosiddette Agenzie educative. Negli ultimi tempi, ogni qualvolta succede un grave gesto di violenza tra gruppi giovanili, che arrivano fino a scontri mortali, subito, nella cronaca viene denunciato il mancato ruolo educativo della Scuola.
In molti territori è rimasta sola a fronteggiare le crisi dell’adolescenza, le sofferenze della disarticolazione dei nuclei familiari, i rischi di comportamenti malavitosi indotti dai mercati della droga, dell’alcolismo, dell’assuefazione ai video giochi con le deviazioni comportamentali sollecitate dall’utilizzo distorto degli accattivanti e ingannevoli siti, frequentati sempre più precocemente anche da ragazzi, non solo da giovani.
La Scuola è all’erta, però fatica a reggere il sovraccarico dei compiti che si vede assegnati.
I centri del sistema che la orientano al raggiungimento di livelli sempre più alti di competenze tecnico-linguistico informatiche, con minori attenzioni ai profili educativi, di consapevolezza civica e di formazione critica, non producono benefici, neanche in economia.
La crisi valoriale in atto…la coerenza, la lealtà, l’amicizia, il rispetto, la solidarietà, la fratellanza…sono concetti di vita che rimangono dispersi tra le emulazioni, le spinte alla competizione, le richieste a superarsi, non per divenire civicamente migliore, ma per essere più bravo, intendendo con bravura il perseguimento di mete di superiorità sugli altri.
Per fortuna la Scuola resta ancorata ai valori costituzionali e si pone come la vera e principale “Agenzia educativa”, la cui finalità principale, accanto al compito di insegnare conoscenze, è quella della formazione dell’uomo e del cittadino,
Aggiungiamo, non cittadino di Carlopoli, della Calabria, dell’Italia, dell’Europa e basta, ma Cittadino del Mondo, con valori universali…
…sapendo che ogni Persona, questo è il grande insegnamento valoriale del Cristianesimo, è unica, irripetibile e merita rispetto, umano almeno, se non si vuole parlarne in senso religioso…..
Fanno fatica questi valori a realizzarsi. Si trovano paradossalmente davanti a muri innalzati, a invocazioni di blocchi navali, a costruzioni di recinti fisici e mentali per i diversi, proprio da parte di chi ostenta rosari e crocefissi…
Vengono osteggiati i riconoscimenti dei diritti di cittadinanza anche a chi è nato e vissuto su suolo italiano da quindici anni e più …..senza capire, contro il buon senso, che in Europa i problemi più urgenti che riguardano anche lo sviluppo economico e lo stesso destino delle popolazioni europee sono:
-Il bilancio demografico in rosso, si contano più decessi che nascite, con tassi di invecchiamento galoppanti;
-I sistemi scolastici e di ricerca, che non sono all’altezza delle urgenze contemporanee e di prospettiva, in quanto le diseguaglianze territoriali, economiche e sociali, prefigurano sofferenze diffuse, di povertà, con rischi di nuove più gravi emarginazioni.
Ecco qui è il compito della Scuola
La Scuola italiana ha un compito più arduo, perché il sistema è rimasto debole. Non possiamo perdere anni interi appresso a Chi produce quotidiane polemiche, ora sui banchi con le rotelle, ora su questo o quel Ministro, ora sulle certificazioni vaccinali ….si o no, …mentre i Centri studi di settore, gli Organismi interessati a far ricerche sugli andamenti scolastici, ISTAT compresa, con le loro rilevazioni allarmate indicano che siamo negli ultimi posti tra i Paesi più sviluppati.
Viviamo, da oltre trenta anni, una paradossale situazione
-Abbiamo in percentuale il più basso numero di giovani diplomati e laureati
-Contemporaneamente abbiamo la più alta percentuale di giovani tra i 18-29 anni diplomati e laureati disoccupati
Questa contraddizione denuncia che il nostro sviluppo industriale ha alla base due debolezze:
-Va avanti con occupazione a bassi e medi livelli di istruzione
-Va avanti a fatica perché non ci sono i collegamenti giusti tra i percorsi di istruzione-formazione e le richieste aziendali
In verità, il fattore davvero negativo è il primo
Ce lo dice il fatto che migliaia e migliaia di Giovani diplomati e laureati se ne vanno non solo dalla Calabria, ma da tutte le Regioni d’Italia. E sanno affermarsi.
Se ne vanno perché nell’ultimo ventennio 4-5 generazioni sono state mortificate con i blocchi delle assunzioni, con la precarizzazione dei posti di lavoro, con le retribuzioni sottopagate, non solo nel Sud.
Il nostro, però, non è un sistema scolastico tutto scadente, sa formare Giovani ben preparati. In ogni campo disciplinare. I centri di ricerca di tutto il mondo hanno Giovani italiani. In ogni settore industriale più avanzato ci sono dappertutto, in posti di rilievo, Giovani italiani. Molti di origine meridionale. L’UNICAL ne forma tanti, assieme alle altre due Università. Vorremmo che potessero restare Tutti nei nostri Paesi.
Il nostro sistema resta debole e preoccupante perché si stanno aggravando le diseguaglianze, tra strati sociali e tra territori.
Nelle Regioni del Sud, in alcuni territori, già nel 2019 si sono accertati elevate dispersioni e mortalità scolastica, dal 20 fino al 40% dei ragazzi in età dell’obbligo.
I dati sono aumentati in questi due anni di epidemia e di Scuole aperte e chiuse a singhiozzo, indebolendo i processi di maturazione psicologica, di socializzazione e di apprendimento.
Consideriamo quanti ragazzi sono rimasti senza poter seguire, neppure a distanza, gli impegni di studio, indotti a staccarsi del tutto. Non tutti hanno avuto le comodità familiari, le strumentazioni e l’assistenza per collegarsi e seguire proficuamente.
Ecco in queste situazioni è emerso ancora più evidente come il sistema scolastico italiano non sia stato messo in condizione di essere e funzionare eguale per tutti, tale da corrispondere all’attuazione dei principi scritti nell’art. 3 della Costituzione, particolarmente nel comma 2.
Nelle città, accorpamenti a dismisura, con Istituti complessi e complicati anche per ordinarie pratiche educative e di apprendimento.
In questi nostri piccoli Paesi il sistema scolastico è indebolito dal forte decremento demografico che sta producendo distorsioni organizzative alle quali si aggiungono le distorsioni causate dalle scelte politico-economiche e amministrative:
Istituti ancora a reggenza e senza Segretari.
Si può essere bravi quanto si vuole, ma se un Dirigente deve occuparsi di 5 – 6 sedi con rapporti con 4-5 Enti locali diversi, con tanti plessi dispersi, senza un organico amministrativo assestato, non può farcela a seguire i molti aspetti della vita scolastica, a “vivere” tutte le relazioni istituzionali, e anche di natura didattica ed educativa.
Ancora, in queste nostre realtà, per altro verso deprivate, possiamo sentirci contenti, perché sono presenti organici di personale ben motivati e capaci di creare un clima scolastico di comunità, che è indispensabile a svolgere al meglio le attività di apprendimento e di formazione.
Dall’altra parte quasi tutti i plessi possono impegnarsi in attività didattiche di avanguardia, perché forniti di strumentazioni informatiche, multimediali e scientifiche non inferiori a quelle presenti nelle aule scolastiche del bergamasco. Bisogna solo adoperarle bene e non lasciarle inutilizzate, come in qualche ambiente può accadere.
Il contesto socio culturale esterno è meno motivante. E’ qui la Scuola deve sapere accrescere positivamente la sua funzione, che deve essere sostenuta dall’impegno diretto delle politiche scolastiche degli Enti locali, in termini di servizi ( trasporto e mensa), in termini di forniture e di interventi manutentivi.
Siamo a Carlopoli, con ragazzi provenienti da Castagna e da Panettieri,
Ebbene almeno in questo ci possiamo sentire confortati.
Tutte le Amministrazioni succedutesi stanno avendo, chi di più e chi di meno, attenzione verso la Scuola, favorendo il mantenimento del tempo pieno con la fornitura di testi, con i servizi di mensa e trasporto.
Lo ripeto da anni
Noi alle nuove generazioni, che si affacciano nei nostri Paesi, sempre meno numerose, possiamo e dobbiamo offrire l’unica risorsa reale. in dote per le loro aspirazioni ad un futuro migliore: un sistema scolastico funzionante che favorisca il massimo possibile degli apprendimenti e di una consapevole loro crescita.
Dall’Infanzia all’Istruzione superiore
Ricordiamoci che in questa zona interna finora è stato salvaguardato anche il Segmento degli studi superiori con ben quattro indirizzi: un Istituto Tecnico, un Istituto Professionale con un indirizzo agrario ed un indirizzo socio-sanitario, e un Liceo Scientifico, dando opportunità a tanti ragazzi che non avrebbero altrimenti avuto accesso agli studi superiori.
Non dobbiamo trascurare l’importante ruolo svolto dal sistema scolastico, anche sotto il profilo dell’inclusione sociale, sapendo che bisogna impegnarsi per rinvigorirlo.
Le Amministrazioni locali devono stare accorte a non farlo disperdere.
In conclusione.
In un passaggio delle considerazioni esposte, ad un certo punto ho riportato come in Italia viviamo l’assurda situazione di avere meno giovani diplomati e laureati, mentre al contempo abbiamo il loro più alto tasso di disoccupazione.
Verrebbe da chiedersi
Allora che studiamo a fare? Affrontando fatiche, sacrifici e spese sempre più elevate?
E No….
Studiare serve. Eccome. E serve una Scuola che sappia realizzare processi di consapevolezze civiche e di apprendimenti con cui alimentare aspirazioni a costruirsi un Futuro, imparando a migliorarsi. Sempre.
Ovunque si voglia o si sia portati a vivere.
Ripeto : Vorremmo che restassero Tutti nei nostri Paesi.
Sapete, fa male anche a me assistere alle partenze di tanti giovani Ma ho sempre insegnato ragionando che farebbe sicuramente più male vederli mortificati e frustrati, fermi senza far nulla per anni, in attesa di ingannevoli promesse, a trovarsi precarizzati a vita, sottopagati, sfruttati, sottomessi psicologicamente, culturalmente, socialmente avviliti.
Se si deve partire e si parte preparati, si saprà come riuscire.
Ecco in cosa la Scuola è Futuro.
Chi nasce in queste zone non deve essere solo bravo ad ottenere ottimi risultati disciplinari, scolastici.
Deve essere anche più coraggioso, avere orizzonti culturali più aperti.
IL radicamento nei luoghi di nascita deve essere vissuto, non come impedimento nostalgico, ma come motivo di slancio, traendone forza e passione per farcela.
Sapendo che le proprie aspirazioni devono essere coniugate con il sentirsi davvero Cittadino del Mondo.
E senza “Scuola” non si può.
Se si deve andare, si va, senza il timore delle partenze e con nel cuore i sentimenti dei ritorni.
Mentre Chi resta in queste nostre realtà, vorremmo restassero Tutti, ripeto ancora, deve sentire il compito di impegnarsi a migliorarle.
In questo senso davvero si può concludere che la Scuola diviene Futuro. Per sé e per e la stessa Società.
E’ l’Augurio rivolto ai ragazzi da premiare oggi, e con loro a Tutti i ragazzi e a Quanti saranno presenti nella Scuola, nei diversi compiti da svolgere, per farla funzionare al meglio.
Devono collaborare i Genitori, deve partecipare Tutta la popolazione a far si che resti aperta, per avere un anno scolastico 2021-22, tranquillo e fruttuoso.
In periodo di pandemia significa anche: vaccinazione.
Grazie per l’attenzione e …Viva la Scuola”.
L’intervento successivo è del Presidente della BCC. Egli si mostra soddisfatto per la conclusione dell’iniziativa giunta alla fase di premiazione. Ha dato pieno sostegno la BCC ed Egli direttamente. Ricorda ai presenti di non essere più Presidente in quanto normative sovrannazionali hanno imposto forme di accorpamento estese. Si augura che questo non comporti lo smarrimento delle finalità originarie della Casse rurali, di essere radicate nei territori e vicini ai suoi abitanti. Come la BCC ancora sta svolgendo, realizzando seminari formativi sulla cultura del risparmio. Si dice concorde con le considerazioni esposte da Falbo e Augura ai ragazzi selezionati di far pieno tesoro di “questa bella esperienza” divenendo consapevoli dei loro meriti per continuare assieme ai compagni ad apprezzare i percorsi scolastici.
Il Dirigente Scolastico, prof. Antonio Caligiuri, prendendo la parola. espone le modalità con cui la Scuola è pervenuta alla selezione dei ragazzi da premiare. Con trasparenza e correttezza procedurale: il Consiglio di Istituto ha indicato i criteri, una Commissione “terza” li ha applicati verificando la veridicità delle dichiarazioni dei richiedenti. Quindi sono stati indicati i meritevoli. Egli si dice concorde su tante considerazioni problematiche sul sistema scolastico espresse nella relazione. Poi, allargando il ragionamento sulle problematiche delle zone interne, informa sullo stato dei ritardi nella realizzazione degli interventi previsti e finanziati in questa nostra zona che, nelle politiche di inclusione sociale, è stata individuata come “Area pilota”. Tra gli interventi previsti ve ne sono alcuni significativi rivolti ad implementare le “opportunità formative dei giovani di questa nostra area” a cavallo tra Reventino e Savuto. Conclude con dei vivi apprezzamenti verso l’iniziativa che si sta concludendo, riconoscendo che si tratta di una “nobile iniziativa”, che conferma, contrariamente a quanto avviene in altre aree interne della Calabria, della presenza di energie che sanno produrre vivacità culturale e sociale. In fondo la Scuola si deve giovare anche di queste esperienze. Una iniziativa di un Comitato spontaneo che, al di là di voler coltivare Memoria di concittadini dedicando Loro la pubblicazione del libro, la completa proponendo la premiazione di alunni, raggiungendo gli obbiettivi con sinergia tra co-autori, Banca locale, popolazione e Scuola, segna un bell’esempio di impegno culturale e sociale. Conclude rivolgendo anch’Egli gli Auguri ai premiati e lancia un appello alle Amministrazioni a rimanere impegnate a sostenere l’intero sistema scolastico del territorio che si sta segnalando con lodevoli risultati, superiori alle medie regionali.
A questo punto si procede alle premiazioni:
I premiati-2 della Quinta Classe Primaria, 2 della Terza Secondaria 1° grado. a. s. 2020-2021:
Gigliotti Domenico: Attestato + Borsa di studio di € 250.00 + copia libro
Talarico Alberto: Attestato + Borsa di studio di € 250.00 + copia libro
Carà Martina: Attestato + Borsa di studio di € 500.00 + copia libro
Gentile Francesco: Attestato + Borsa di studio di € 500.00 + copia libro
Conclusa la premiazione interviene il Prof. Mario Gallo, che è stato uno dei più fervidi animatori dell’iniziativa.
Concordando con quanto ascoltato nella relazione e negli interventi di saluto, Egli riprende l’aspetto della cura degli Archivi. Lo fa con la competenza propria di uno studioso di storia locale, da sempre frequentatore degli Archivi parrocchiali e Comunali di tutti i Paesi dell’area Savuto-Reventino. Ne parla con la passione del ricercatore, nel rammarico di aver constatato troppe trascuratezze rispetto all’enorme valore che gli Archivi custodiscono, non trovando le doverose attenzioni delle Amministrazioni. Sono valori inestimabili le documentazioni lasciate spesso alla rinfusa. Quindi si rivolge agli Amministratori suggerendo di programmare progetti di riordino utilizzando l’apposita Legge regionale di settore, Con essa è possibile, usando le accortezze progettuali e finanziarie idonee, realizzare la piena digitalizzazione dei documenti, ponendosi all’avanguardia nella custodia del patrimonio storico archivistico, compresa la documentazione scolastica altrimenti destinata ad andar persa. Tali suggerimenti hanno trovato l’assenso degli amministratori e il favore di tutti i presenti.
I reciproci Saluti finali, con foto, concludono una bella manifestazione vissuta nella Scuola e per la Scuola. Riuscita anche bene per l’apporto dato da Docenti e da Collaboratori scolatici attivamente partecipi all’evento.