Una mamma interviene sulla stato della riapertura della scuole e il nodo trasporti e delle due turnazioni, (articolo pubblicato dal titolo Studenti pendolari presila catanzarese, monta protesta per i due turni di didattica) nel rispetto del prospettato programma di trasporti degli studenti della presila della provincia di Catanzaro, che per esempio devono affrontare il viaggio verso la città per frequentare le scuole del capoluogo della Calabria. Ha scritto un messaggio per segnalare la situazione – a suo parere da portare all’attenzione pubblica – che abbiamo raccolto e di seguito pubblichiamo.
A distanza di 8 mesi (gennaio 2021) e a 3 giorni dall’avvio delle attività didattiche, ecco arrivare la geniale soluzione al problema “Sicurezza e assembramento nelle Scuole Superiori”!!!
Si parla tanto di diritto all’istruzione, di protocolli di sicurezza ed ecco la soluzione presentata dalle scuole superiori della Provincia di Catanzaro, dietro naturalmente indicazioni ricevute della Prefettura!
Far partire i ragazzi alle 6,00 del mattino dalle proprie abitazioni, raggiungere le rispettive scuole intorno alle 7,30/8,00, far aspettare questi ragazzi davanti all’edificio (assembramenti?) o farli girovagare per strada in attesa dell’orario di entrata, le ore 10,00…
Poi farli uscire alle 3 del pomeriggio, perdendo la possibilità di prendere il mezzo di trasporto per tornare a casa (per alcuni) o, ancora meglio, prendendo l’ultima possibilità, quindi aspettando ancora fino alle ore 17,00, ritornando a casa per le ore19,00, per poi cenare, studiare???, andare a riposarsi… rialzarsi alle 5 del mattino per raggiungere di nuovo scuola.
INACCETTABILE!!!
E dov’è la sicurezza in questo tipo di organizzazione?
Qualcosa non va.
Mi chiedo… chi sta seduto in alto, su una comoda poltrona, ha figli? ha nipoti? ha famiglia?
Conosce la realtà dei trasporti nella provincia di Catanzaro e in Calabria?
Conosce la realtà lavorativa dei genitori di questi ragazzi?
Mi chiedo ancora…
I ragazzi cosa dovranno fare?
Studiare per strada?
Chiedere continuamente uscite anticipate?
Trasferirsi in altri istituti? …o alla fine ricorrere all’istruzione parentale?
Così si tutela il diritto allo studio e alla salute?
Ottimo inizio!!!
Buon anno scolastico.
Una mamma, Franca Rizzuti.