Sono arrivati in tanti all’Abbazia di Corazzo in occasione della terza escursione organizzata da Discovering Reventino, e dall’incontro di questa con il Progetto Gedeone, che ha la finalità di far conoscere il nostro territorio.
Il percorso di trekking, di giorno 19 luglio 2015, ha portato i numerosi partecipanti a riscoprire le antiche vie d’acqua cistercensi. I Monaci Cistercensi erano infatti idraulici formidabili e, appena insediati presso l’Abbazia di Corazzo, ne dotarono il territorio di una rete di canalizzazione che ha poi consentito lo sviluppo di un’agricoltura per i tempi innovativa e fiorente.
Gli animatori di Discovering Reventino, hanno pensato bene di citare Fernando Pessoa, per definire il loro modo di pensare il viaggio: “È in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono li vedo. […] La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo.”
Nel descrivere la giornata, hanno poi affermato:
<< Eravamo in più di cento oggi a Corazzo. A parlare di territorio, a cercare di leggerlo e, in fondo, di salvarlo. E abbiamo percorso sentieri, attraversato boschi e raccontato storie. Sì, perché il territorio si salva e si protegge se si salvano “le storie” legate ai luoghi, che sono storie di persone. E alla fine di questo viaggio siamo ritornati a casa stanchi ma più ricchi perché forse nei boschi e sui sentieri abbiamo ritrovato una parte di noi stessi. >>
Mario Talarico, sindaco di Carlopoli, che ha seguito il tragitto, ha a sua volta affermato:
<< Il percorso si inserisce nell’iniziativa del progetto Gedeone, nato dalla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale di Carlopoli e l’Associazione SS Pietro e Paolo di Lamezia Terme, che coinvolge anche il Centro di salute mentale del Reventino, l’Associazione New day e l’Azienda agricola Miceli. Si opera in quest’area con tale Progetto e quest’anno la peculiarità è il trekking e le manifestazioni artistiche e teatrali nell’Abbazia. Stiamo portando avanti ben tre finanziamenti. Il primo prevede la realizzazione di un’area attrezzata sopra l’Abbazia, il secondo un percorso turistico che collega l’Abbazia di Corazzo a Castagna e il terzo un asse turistico che collega sempre l’Abbazia di Corazzo al Castello di Tiriolo. >>
Raffaele Arcuri che si occupa del coordinamento tra il Comune di Carlopoli e il Progetto Gedeone ha chiosato:
<< Noi oggi abbiamo realizzato la lettura del territorio come fosse un libro. >>
Assieme a molte altre persone di Lamezia Terme, anche Paolo Mascaro, sindaco della città, ha partecipato al cammino fino all’Abbazia e ha tenuto a sottolineare:
<< L’immagine affascinante che vedo mi ripaga di una fatica notevole, non essendo io uno sportivo. >>
Nello stesso periodo, il Progetto Gedeone sta animando il “Cammino di Gioacchino da Fiore”. Questa la cronaca dell’esperienza, raccontata da “Fra Guida” (alias Antonio Mangiafave):
<< Di buona lena, alle ore 06:30, un gruppo di 20 persone, coinvolte dall’AVIS Catanzaro, che ha mobilitato le sedi di Lamezia Terme, Platania, Decollatura e Carlopoli, ha provveduto al ristoro dei “pellegrini” nei rispettivi territori. I partecipanti hanno ricevuto nei pressi della Chiesa della Veterana il visto dell’inizio del cammino, che successivamente è stato vidimato per confermare il passaggio dal vicesindaco di Platania Davide Esposito, dal sindaco di Decollatura Anna Maria Cardamone, che ha anche aperto le porte del giardino di casa sua per un ristoro, e dal sindaco di Carlopoli. Al Termine del cammino “Fra Guida” a provveduto a consegnare ai partecipanti un Attestato di pellegrinaggio. Il Progetto Gedeone tiene a sottolineare che l’iniziativa è stata volta a far partecipare tutti e che i politici sono stati coinvolti come cittadini attivi, nella speranza di ritrovarli come “volontari” del Progetto e non come amministratori. Si ha sempre bisogno di uomini e donne “buoni”, prima ancora che di buoni amministratori. >>