Pochi giorni fa è nato il Comitato spontaneo 23 dicembre 1961 ad opera di Giovanni Petronio che come sappiamo da molti anni sta portando avanti, con determinazione, un ampio progetto di memoria sulla triste vicenda del deragliamento ferroviario della Fiumarella. Con un gruppo numeroso di sostenitori, aperto anche ad altre persone e associazioni, si propone di organizzare gli eventi di commemorazione sparsi nel Reventino e nella provincia di Catanzaro in vista del sessantesimo anniversario.
Come dice Petronio in una nota fattacci pervenire: “Il disastro ferroviario della Fiumarella, da anni è divenuto per lo scrivente un argomento di interesse e di tutela, così come la ferrovia sulla quale ebbe luogo. Un fatto che, ancora oggi, rievoca amarezza e annichilimento. Un dramma di incalcolabile entità: la contrizione si legge sui visi, si respira nell’aria, nelle case, nelle strade. Nella memoria collettiva è da reputarsi come una strage (dimenticata) di innocenti e di studenti!
Raccontare il passato carica di responsabilità; aver scritto un primo libro, attraverso una vera e propria osservazione partecipante, sul più grave deragliamento ferroviario italiano, ha mutato la percezione che ho sempre avuto dei luoghi e del tempo. Mi ha fatto assimilare quanto sia importante andare alla ricerca dell’umanità nascosta dietro ai volti, dietro ad un sorriso o alle lacrime: un’umanità della storia e nella storia. Non era facile parlarne, secondo alcuni (pochi) non avrei mai dovuto “osare” di affrontare il tema, secondo altri (pochissimi), avrei fatto bene, in particolare per “rispetto” alla mia comunità di appartenenza[1], a soprassedere… A quel punto, ho riflettuto e mi sono interrogato, chiedendomi: tu da che parte vuoi stare? Sicché ho capito che il rispetto ci sarebbe stato proprio parlandone, sempre in maniera mesta ed educata, e che quindi, non potevo far finta che un evento del genere non si fosse mai verificato… Rischiavamo di perderlo definitamente. No, non potevo consentirlo!
Per siffatti motivi, a dicembre uscirà il nuovo volume dove parlerò del processo, dove racconterò cosa è accaduto in quei secondi, dando spazio anche ad altre verità. Sono state pensate e strutturate numerose iniziative che verranno inserite in un calendario unico. Il gruppo è aperto ad ascoltare chiunque voglia dare una mano o un’idea”.
Allora chi volesse può scrivere a: [email protected]
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[1] Sono nato l’8/9/1985 a Soveria Mannelli e risiedo proprio a Decollatura, paese amato e tanto caro.