Torna in onda “florointantiminuti” il morning show seguito programma radiofonico condotto da Ugo Floro, volto televisivo noto, presentatore di varie manifestazioni pubbliche dentro e fuori la Calabria, ma soprattutto voce storica di Radio Crt, il network interregionale con sede a Lamezia Terme.
Per saperne di più e magari farci dare qualche anticipazione e scopire qualche particolare del programma che riscuote un notevole seguito di radiascoltatori nella fascia mattutina, abbiamo chiesto all’amico Ugo Floro di rispondere a qualche domanda che di buon grado ha accettato e che con piacere pubblichiamo sulle pagine del sito ilReventino.it sperando anche nell’apprezzamento dei lettori che di sicuro in molti già cononoscono e seguono e quanti, probabilmente incuriositi, inizieranno a seguire in questa nuova stagione di programmazione sulle frequenze di Radio Crt.
Riparte la nuova stagione radiofonica invernale 2024, lo star ufficiale è fissato per il 16 settembre, con la settima edizione di un programma che ha avuto il merito di far conoscere tante professionalità e talenti artistici, non solo calabresi, sempre nel rispetto di sua maestà la grande musica, che era, è e sarà la portata principale della colazione mattutina di Radio Crt.
– Caro Ugo, a te piace scoprire il mondo e i talenti tra un pezzo e l’altro, è così?
Caro Santino, sì, questa formula in quasi 1400 puntate mattutine mi ha permesso davvero di portare in onda artisti, professionisti, scrittori, esperti di vario genere, promotori di iniziative importanti, tutti legati dal talento; quel talento però non visibilizzato a dovere.
Di qui il mio grande amore per i talentuosi con le pezze al culo, quelli che non possono godere delle grandi vetrine, perché incompatibili spesso con papponi e palloni gonfiati mediatici, perché non agganciati.
Ecco, io amo dare spazio ai bravi pressoché sconosciuti perché i bravi famosi una vetrina ce l’avranno sempre.
E’ chiaro che spesso ospito anche personaggi noti, ma florointatiminuti è il territorio degli emergenti, in ogni ambito.
– Quali saranno le novità per questa settima edizione del tuo show?
Nessuna, la formula resta invariata: grandissime hit e dialogo con i bravi con le pezze al sedere, come piace a me, e forse non solo a me, visto ch qualche soddisfazione ce la siamo tolta in termini di ascolti.
Intendiamoci, i grandi numeri sono lontanissimi, perché una realtà interregionale non può competere con i grandi network, tuttavia siamo riusciti a costruirci una platea che prima non avevamo.
– Una bella fatica..
Sì, una grande fatica per la ragione che ti dicevo prima, però quando in un progetto profondi passione, professionalità e costanza , i risultati prima o poi arrivano.
Bisogna essere costanti e fedeli.
Io sono fedele da tanti anni alla mia fascia oraria 7/8 del mattino e questo ha premiato.
Un tempo gli organizzatori che vogliono promuovere i loro eventi li dovevo contattare io o i miei collaboratori di redazione; stessa cosa gli esperti in ambito medico, giuridico psicologico, gastronomico , per non parlare di artisti, scrittori , politici ecc. Oggi chiamano loro, mi avvisano su situazioni meritevoli di approfondimento, e questa è una grande soddisfazione perché significa che per qualcuno sei un riferimento.
Ciò grazie al sostegno operativo di Diego e Cosimo Pistocchi che non mi fanno mancare nulla.
– In Tv invece quando rientri?
Non lo so, negli ultimi tempi mi ha dato soddisfazione piu’ la radio che la tv, ragion per cui in questo periodo ho una predilezione naturale per la prima.
Questo non significa che non valuterò proposte interessanti e dall’orizzonte interregionale, ma dovranno essere cose fresche e nuove.
In tv, se potrò, farò solo quello che mi piace e che mi fa sentire libero, sennò meglio starne fuori.
– Anche quest’anno hai presentato numerose manifestazioni, com’è andata?
Sovente ho il privilegio di presentare talk show, premi o di moderare interviste in pubblico organizzati da enti e associazioni che lavorano tutto l’anno ai rispettivi sogni.
Mi piace definirli sogni perché dietro un festival c’è una filiera incredibile, fatta di maestranze laboriose e quando vedi tutti i pezzi che si uniscono dando vita allo show, è un po’ come vedere un sogno che si realizza, il sogno del fare in sincrono, in armonia.
Mi piace molto presentare perché è un’attività che ti mette a stretto contatto con la gente; col tempo presentare è diventato una vera attività professionale, e sono contento che lo sia anche per tanti giovani colleghi conduttori, ai quali do sempre lo stesso consiglio: quando vi chiamano per moderare una manifestazione, esigete sempre un compenso, abbiate rispetto per la vostra professionalità e imponetelo a quei buffoni che pensano che la vostra presenza sul palco o dietro un tavolo di presidenza sia solo ornamentale.
-Tornando alla prossima edizione del tuo show radiofonico, recentemente hai scritto sui social che quest’anno ti occuperai anche di politica. Non credi che la politica faccia a cazzotti con l’ascolto , specie l’ascolto giovanile.
Se la politica la tratti in radio in pochi minuti, tra un grande pezzo e l’altro, può risultare interessante anche ai giovanissimi, alla cui attenzione io tengo tantissimo, infatti quest’anno la presenza in studio di protagonisti under 25 sarà incrementata.
L’importante è trattare la politica con senso di libertà, senza censure, senza marchette e senza il timore di dire che chi ci governa, sia a livello regionale che in ambito nazionale, sta perdendo alcune delle sfide che diceva di voler vincere.
Caro Santino, oltre a quelli storicamente consolidati, la Calabria di oggi ha un nuovo problema: il pensiero unico, associato alla paura di dire che certi miti politici sono in fin dei conti la copia di politici già sperimentati in passato.