di Luigi Guzzo –
Mai come quest’anno che in Calabria la scuola inizierà il 24 settembre, la fine dell’estate per tutti i bambini e i ragazzi coinciderà con l’inizio delle lezioni scolastiche. Il suono della campanella segnalerà la fine dei giochi estivi e l’inizio dell’apertura dei libri e dei quaderni.
Dai primi giorni di settembre 2020 fino all’apertura della scuola prenderà vita a Tiriolo la realizzazione di un progetto dal nome “Centro estivo: Estate al Museo”.
Il progetto finanziato dalla Regione Calabria è stato concesso al Comune di Tiriolo costituitosi in Associazione Temporanea di Scopo con la Cooperativa di Comunità “Scheria” e l’Associazione Culturale e Musicale Chiave di SOL.
Il Campo estivo nasce dall’esigenza di ricreare in sicurezza condizioni di aggregazione tra i bambini e i ragazzi di età compresa tra i sei e gli undici anni che a causa dell’emergenza epidemiologica, determinata dal Covid-19, hanno vissuto una situazione di “isolamento”, riconsiderando i bisogni delle famiglie e creando occasioni di svago e di aggregazione.
Durante lo svolgimento del Centro estivo, i bambini e i ragazzi, divisi per fasce d’età, saranno impegnati in attività che vedranno la realizzazione di laboratori di archeologia, artigianato, danze e canti popolari, racconti sulle leggende tiriolesi del Re Nilio e Ulisse. Ed ancora, escursioni, visite, animazione e giochi.
I bambini e ragazzi, avranno la possibilità attraverso i laboratori di stimolare la mente e il corpo per una comunicazione più profonda. Attraverso la manipolazione delle materie prime, entreranno in contatto con la loro creatività e il loro sé.
Il Centro estivo sarà la prima occasione per i bambini e ragazzi, che presto ritorneranno in classe, per stare insieme. Uno stare tutti insieme che, per il momento, non sarà come prima della comparsa del Covid-19. Avrà, quindi, una doppia valenza: quella della condivisione, dell’amicizia, dell’unione, ma nello stesso tempo della giusta distanza degli uni dagli altri e dell’osservanza delle piccole regole fondamentali da rispettare per evitare il contagio da un nemico, per i bambini e i ragazzi, forse incomprensibile.
Particolare importanza assume la realizzazione progettuale in forma associativa. Una locale cooperativa ed un’associazione, d’intesa con il Comune, che escono dagli schemi individualistici che spesso caratterizzano l’attività associativa nei piccoli centri, per realizzare un progetto con risvolti sociali.
I piccoli paesi stanno subendo un fenomeno di spopolamento che non ha eguali nel passato, e capire che c’è bisogno di collaborazione, di condivisione, di stare insieme uniti per progettare il futuro, anche nel tempo del distanziamento, vuol dire essere un passo avanti.