Soveria Mannelli – La parlamentare del Movimento Cinque Stelle, Dalila Nesci, farà una visita – sopralluogo martedì 26 maggio all’ospedale di Soveria Mannelli.
“La parlamentare – per come rende noto il Comitato Pro Ospedale del Reventino – ha recepito il dissenso popolare messo in atto dal locale Comitato, intende avviare con quest’ultimo una serie di consultazioni dove alla luce emergerebbe un appoggio per impugnare lo stesso decreto presso le sedi competenti. Inoltre afferma il presidente del Comitato, Antonello Maida, supportato dal coordinatore del C.O.MO.CAL (Comitato degli Ospedali di Montagna Calabresi), Alessandro Sirianni, la parlamentare ha inteso formulare insieme al comitato alcune istanze che saranno oggetto di interrogazioni parlamentari si spera con lo stesso ministro Beatrice Lorenzin. La Nesci oltre che visitare l’ospedale, nel pomeriggio incontrerà i cittadini originando un dibattito sul tema e che vedrebbe la parlamentare rispondere ai quesiti che le verranno posti sia dai referenti del Comitato che dagli stessi cittadini”.
“Abbiamo fatto di tutto – afferma Antonello Maida – per confrontarci con la politica chiedendo un confronto a Mario Oliverio, allo stesso Commissario, Massimo Scura, oltre che ad autorevoli politici di tutti gli schieramenti, ma la politica intende dialogare solo con se stessa, non riconoscendo alcun ruolo alla cittadinanza attiva. I cinquestelle non li abbiamo mai contattati – rilancia Maida – ma sono stati loro a venirci incontro e noi l’opportunità l’abbiamo colta subito. Ora si spera che da questo ne possa nascere un dialogo costruttivo poiché i tempi stringono e l’attuazione del decreto potrebbe partire non appena si concluderanno le elezioni amministrative. Ma – conclude Maida – questo con i Cinque Stelle sarà solo uno step – poiché abbiamo intenzione di andare avanti con la protesta. Una protesta che abbiamo chiamato fase 2.0 – spiega Alessandro Sirianni – poiché contestuale a tutti i comitati degli ospedali montani che in modo sinergico sono impegnati ad organizzarla, questa volta non si deve fallire l’obiettivo che ci siamo dati, quello di avere ascolto da chi determina le cose e di essere anche noi parte contrattuale, vista l’esperienza maturata con l’apporto tecnico di eminenti professionisti sanitari, oltre al consenso popolare dimostrato dalle masse che siamo stati capaci di portare in piazza”.