Soveria Mannelli – Sono partiti dalla parrocchia di Soveria Mannelli in gruppo, guidati da don Fabio Coppola, per un viaggio in Africa, non certo per una vacanza, ed hanno raggiunto Ingorè, un grande villaggio nella zona nord-ovest della Guinea Bissau, al confine con il Senegal.
Un lungo viaggio affrontato con spirito altruistico per andare a fornire un supporto, anche se per un breve periodo, alle suore che portano avanti, invece mese dopo mese, la missione presso la comunità di Ingoré, composta da circa 4.500 abitanti, dove le difficoltà di vita devono essere affrontate giorno per giorno dalla popolazione nel tentativo di sopravvivere e cogliere le poche e modeste attività che che offrono loro un minimo di sostentamento.
Una situazione difficile quella sostenuta dalla missione, in un contesto complesso, i dati lo spiegano meglio per come riportato in alcuni messaggi le suore missionarie: la rete viaria e i sistemi di comunicazione sono pressoché inesistenti o fatiscenti.
L’acqua è una risorsa di difficile reperibilità; la mancanza di centri sanitari adeguati fa sì che la gente ricorra alla medicina tradizionale spesso legata a pratiche superstiziose con conseguenti ripercussioni sull’aumento della mortalità e la diffusione endemica di molte patologie.
A questo si aggiunge il fatto che gli ultimi tempi sono stati segnati dalle conseguenze di una guerra civile durata due anni, dal 1999 al 2001, quanto mai cruenta e sanguinosa, che ha messo in ginocchio un’economia ed un popolo già estremamente provato.
Da allora nulla è più come prima e anche dopo anni dalla fine delle guerra, e nonostante la popolazione tenti di riprendere a vivere e di migliorare le proprie condizioni con coraggio e tenacia, la situazione è allarmante. L’analfabetismo è tra le molte emergenze del Paese, e colpisce in modo quasi totale le donne.
In questo quadro, nel tentare di raccontare l’esperienza che il gruppo sta vivendo in Africa, li abbiamo raggiunti e chiesto di inviare qualche considerazione testimoniata direttamente sul posto. Don Fabio ha raccolto il nostro invito e ci ha trasmesso una breve rendiconto che adesso condividiamo con tutti i lettori del sito www.ilReventino.it
<<Anche quest’anno grazie alla generosità di molte persone di Soveria Mannelli di Decollatura e di Falerna, è stato possibile continuare a sostenere la missione delle suore di Ingorè. Le loro attività sono: educazione scolastica per bambini da tre anni fino alla maturità, le scuole si articolano sia nella missione che nei villaggi (distanti a volte anche 30/40 km dalla missione stessa).
Un’altra attività riguarda l’ambito della salute con una particolare attenzione ai bambini dai 0 ai tre anni (spesso orfani, gemelli e denutriti) l’assistenza è prevista fino ai tre anni ma in caso di necessità si prolunga fino a quando il bambino ha bisogno; inoltre le suore si occupano dell’evangelizzazione che comprende la catechesi, la pastorale giovanile, della famiglia e, cosa molto importante, della promozione del ruolo della donna>>.
In questo contesto, don Fabio Coppola, rivela come <<l’associazione “Pro Guinea Bissau”, nata lo scorso anno a Soveria Mannelli, si propone di realizzare un progetto formativo-educativo per sostenere la scolarizzazione di bambini, ragazzi e insegnanti, attraverso l’adozione a distanza e la possibilità di fornire delle borse di studio a sostegno di percorsi di scolarizzazione dei ragazzi.
L’aiuto nel settore dell’istruzione è un obiettivo prioritario dato che purtroppo, a causa della situazione economica e socio-politica in cui versa attualmente la Guinea Bissau, la scuola statale non sempre riesce a garantire una continua istruzione a tutti i livelli. Le scuole gestite dalle missioni sono quindi l’unica possibilità per una formazione completa. L’apporto ed il contributo frutto della generosità dei cittadini dell’area del Reventino – per come rimarca don Fabio – è determinante e per questo gesto solidale le suore della missione ringraziano tutti i parrocchiani per la generosità e si augurano che questa collaborazione possa continuare>>.