Il sindaco di Soveria Mannelli Giuseppe Pascuzzi, attraverso un comunicato stampa diffuso anche sulle bacheche comunali, ha reso noti i contenuti dell’incontro che si è svolto martedì scorso (12 maggio 2015), presso la giunta regionale Calabria, tra i sindaci dei comuni interessati alle problematiche relative agli Ospedali di montagna e il presidente Oliverio. Apprezzando i passi che si stanno compiendo, anche con una notevole tempestività, sia da parte dei sindaci e sia da parte del presidente Oliverio, di seguito pubblichiamo integralmente il testo del comunicato stampa.
<< “Il ragionamento è stato finalmente riportato sul binario del merito e della concretezza, in un confronto ampio con i sindaci in rappresentanza delle Comunità locali e finalmente, grazie al presidente della Regione, Mario Oliverio, si respira aria di normalità e si può nuovamente discutere di sanità, senza i veti e gli out-out imposti dall’alto. Questo il commento del sindaco di Soveria Mannelli, Giuseppe Pascuzzi, al termine dell’incontro con Oliverio ed il commissario alla sanità, Massimo Scura, per discutere del futuro degli ospedali di montagna. Nel corso del vertice, svoltosi a Palazzo Alemanni, ed al quale, oltre al presidente del consiglio regionale, Antonio Scalzo, che ha ribadito che “bisogna evitare di fare quello che è stato fatto finora e cioè la desertificazione dei servizi percorrendo una strada che possa farci uscire dalle secche della carenza dei servizi per avere una sanità migliore”, hanno preso parte anche i sindaci di San Giovanni in Fiore, Serra San Bruno e Acri, Oliverio ha ribadito che ora si può “ridefinire, anzi costruire praticamente da zero, un modello organizzativo con una sua specificità ed omogeneità che va calato nella realtà, evitando la desertificazione dei servizi nelle aree periferiche ed il conseguente intasamento delle strutture hub e spoke”. Ecco perché “occorre un progetto integrato e moderno nel quale la medicina territoriale va completamente ridisegnata”.
“Parole, quelle di Oliverio, cui hanno fatto eco le dichiarazioni di Scura che, nel far notare che “se qualcuno avesse parlato di meritocrazia cinque anni fa ora non saremmo a questo punto”, ha evidenziato che “la modalità complessiva con cui è stato riorganizzato il modello di ospedali di zona montana è completamente da rivedere circa gli aspetti ospedalieri”. Quindi, è stato molto critico con la precedente struttura commissariale “che ha lasciato che si verificasse quello che poi è accaduto: la mortificazione dei presidi montani ed il grave disagio per la popolazione delle aree interne”. Una dichiarazione, questa, che per il sindaco di Soveria Mannelli rappresenta una sottolineatura di non poco conto della “grande responsabilità della precedente gestione commissariale e quindi della precedente Giunta regionale”. Infatti, a detta di Scura “nel piano si parla di scarsa attività ma non si dice il perché e, cioè, che sono stati tagliati i servizi”. Quindi, “prima si sono svuotati servizi e funzioni ospedaliere, facendo venire meno i numeri dei nosocomi montani, e poi è stata fatta una fotografia al 28 maggio 2014, sulla cui base sono stati decisi gli ulteriori tagli, senza appunto considerare che lo stato di fatto era fortemente compromesso dalle inefficienze nell’attuazione dello stesso piano di rientro e per i tagli della riconversione, in una sorta di circolo vizioso”. Sul ruolo che riveste l’ospedale di montagna, poi, Scura è stato molto chiaro: “L’ospedale di montagna – ha detto – è come un ospedale di isola dove invece dell’acqua ci sono la neve e le condizioni orografiche insieme alla mobilità per cui a questi nosocomi va data grande attenzione. Si deve parlare di posti letto in bassa e media intensità dove nella bassa intensità rientrano day surgery, day hospital etc etc e nella media intensità vanno messe insieme tutte le tipologie rientranti in questa categoria. Allora – ha proseguito – avremo, ad esempio, anche letti ordinari per gli operati in chirurgia in elezione. Quindi, non si porrà più il problema della casistica a rischio perché si dovrà costituire un’equipe di medici itinerante, multidisciplinare ed altamente specializzata proveniente direttamente dagli spoke e dagli hub che dovrà venire a svolgere attività programmata anche presso gli ospedali di zona montana”. Per Scura, infatti, “il criterio sarà quello di non fare spostare i malati ma di fare spostare i medici. Ovviamente – ha affermato – , va ridefinita la fase pre e post acuzie. Innanzitutto va potenziato il pronto soccorso e la rete emergenza urgenza con l’elisoccorso nonché tutta la parte ambulatoriale. Inoltre, la post acuzie dovrà essere ridefinita insieme all’attività territoriale. Occorrerà investire in macchinari e tecnologia per garantire il completo trattamento di natura diagnostica nei presidi montani per poi indirizzare il malato al più corretto percorso terapeutico nella medesima struttura o altrove in base alle patologie riscontrate”.
“In merito all’elisoccorso, nel corso dell’incontro è stato anche riferito che la Regione ed il commissario stanno valutando la possibilità di investire per attivare il volo notturno. Dal tavolo, quindi, è emersa la volontà di partire dagli ospedali di area montana per definire un modello di intensità di cure che possa essere esportato anche nelle altre regioni. Lo stesso Oliverio, ha sottolineato che si sta parlando non di un contentino ma di sanità reale nella quale bisogna puntare sui servizi, dando priorità agli investimenti per la diagnostica e per il trasporto del malato tenendo in debita considerazione anche il volo notturno e l’elisoccorso h24. Ed è stato proprio in questo contesto che Pascuzzi, presente all’incontro anche in rappresentanza dei 24 sindaci del Reventino, ha chiesto l’assegnazione anche dei posti di riabilitazione. Richiesta su cui Scura si è reso disponibile, previa la verifica dell’offerta pubblica e privata dell’area per programmare in maniera omogenea l’eventuale riallocazione dei relativi posti Il sindaco di Soveria Mannelli ha fatto presente al tavolo anche di aver avuto in mattinata un incontro nel presidio ospedaliero cittadino con il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri, il dirigente amministrativo ed il dirigente sanitario della stessa azienda insieme ad alcuni funzionari ed al personale medico dell’ospedale. In questo incontro si è stabilito di costituire un tavolo tecnico in seno all’Asp per individuare i contenuti della proposta tecnica da sottoporre alla Regione ed al commissario Scura diretta a ridefinire il modello di sanità per le aree interne. Tanto Oliverio quanto Scura hanno accolto con estremo favore l’iniziativa ed hanno chiesto al sindaco di Soveria Mannelli di continuare su questa strada poiché rappresenterà la base di una prossima discussione nel merito, senza pregiudizi e senza preclusioni di principio, che sarà poi condivisa con gli altri territori e gli altri primi cittadini diventando il documento di riferimento per la definizione della strada che si intende perseguire per la valorizzazione degli ospedali delle aree interne. Dalla discussione sul modello di ospedale, infatti, dovrà venir fuori un ospedale modello laddove, partendo proprio dagli ospedali di montagna, dovrà essere coniato il modello intelligente ed adeguato alle reali esigenze delle aree interne disagiate. La discussione sulla proposta vedrà quindi coinvolti oltre ai sindaci in prima linea, la dirigenza dell’Asp di Catanzaro, la commissione sanità, il presidente della Regione, Mario Oliverio, il presidente del consiglio regionale, Antonio Scalzo, ed il commissario, Massimo Scura”.>>