Passando davanti al muro di cemento che circonda la sorgiva decollaturese “Fontana Vecchia” di Adami, lo sguardo, soprattutto per noi un pò nostalgici del calcio di una volta e, più in generale, di un mondo che sta ormai, purtroppo, scomparendo, è caduto su una scritta simpatica ma, per certi versi criptica se non si è abbastanza preparati sulla materia. Essendo stata scritta senza stacchi, si fatica a leggerla e interpretarla. Ma la firma era inconfondibile: “UC ’73”.
Per chi mastica calcio ed è calabrese il pensiero corre immediatamente alla Curva con la pigna dietro (ormai abbattuta), che faceva da sfondo nello studio, al compianto Emanuele Giacoia durante i servizi di Novantesimo minuto da Catanzaro. Eh si perché la scritta di questa fotonotizia “MAMMACINEMA” è proprio a firma dello storico gruppo Ultras che da quasi 40 anni vive, non tifa semplicemente, l’US Catanzaro. Ed è una scritta emblematica, perché, se pur sbiadita, quella del Catanzaro è una pellicola d’autore. Non c’è bisogno, infatti, di ripercorrere le storiche battaglie al “Comunale” in serie A, battaglie anche dal sapore di riscatto sociale oltre che sportivo, dove, oltre che contro Palanca, Ranieri, Mammì, Bivi e tanti altri mitici giallorossi, l’avversario di turno doveva combattere contro il maledetto (per loro) e spesso provvidenziale (per noi) vento che soffiava a volte fortissimo contro avversari che se pur giganti, rispetto al Catanzaro, erano costretti ad arrendersi al volere di Eolo, per far ripartire quello che è stato un film meravigliosamente bello e avvincente.

Ci è sembrato doveroso, a distanza di quasi 40 anni, riportare alla mente quelle immagini attraverso una frase che oserei definire iconica perche, oggi, dopo 17 turni di campionato, domenica dopo domenica, partita dopo partita, battaglia dopo battaglia, stiamo assistendo nuovamente ad una proiezione cinematografica dai colori giallorossi. E se qualcuno, come un amico non giovanissimo di Catanzaro tempo fa, si è sbilanciato affermando: “Solo la squadra di G.B. Fabbri era forte come questa” c’è da crederci davvero. Ora, come fecero i napoletani l’anno del primo scudetto della squadra di Bianchi e Maradona, si può toccare ferro, fare scongiuri, vista la maledizione dei play off che ri reitera nel tempo, sfortune varie, iatture, malocchi, macumbe, che negli ultimi trent’anni si sono abbattute sulla squadra del Capoluogo di regione, ma la diciamo in dialetto: chist’annu u Catanzaru è fforte! Forte con due effe perché i numeri difficilmente tradiscono.
Così, per riallacciarci a quanto detto in precedenza e alla nostra fotonotizia, che a Catanzaro abbia riaperto il cinema all’aperto su manto erboso, lo dicono senza tema di smentita alcuni dati: 47 punti (di gran lunga miglior squadra dei tre gironi di serie C), con proiezione finale a 103 che sarebbe record assoluto; attacco migliore d’Europa, anche se ora gli altri campionati sono fermi, con 49 gol e ben 15 marcatori diversi. Meglio di Bayern Monaco e Barcellona; tra gli attaccanti la coppia Iemmello-Biasci con 19 reti è la più prolifica: Meglio, neanche a farlo apposta giusto per restare in tema di cabala e superstizione, dei napoletani Osimhen e Kvaratskhelia.
I tifosi, però, dicono che i numeri sono per gli statistici e continuano a gridare silenziosamente “MAMMACINEMA”, ovviamente attaccati ad un bel corno rosso, perché non senta nessuno, soprattutto gli Dei pallonari dispettosi.