
Dal padre, detto in paese “U Rre” per via dei possedimenti terrieri, erediterà il soprannome, e da tutti ancora oggi la cara Rosina è detta “la Rre”.Nel 1946 ha sposato Salvatore Ammendola e questa unione ha dato la vita a sette figli: i gemelli Antonio e Pasqualina, poi Maria, Tina, Enzo, Ines e Rina.

Prendendo spunto dalla vita di Rosa Cerra, il fondatore e presidente del Premio Mar Jonio Luigi Stanizzi, nelle prossime edizioni della kermesse coinvolgerà i centenari calabresi per fare scoprire i segreti della longevità, attraverso le parole e le preziose esperienze dei diretti interessati. “Nonna Rosa – dicono di lei figli e nipoti – è stata ed è tuttora una donna forte, basti pensare che poco meno di un mese fa ha superato la frattura del femore e l’operazione di ricostruzione, ed oggi è seduta tra noi a ridere e scherzare.

Ancora oggi trascorre le sue giornate nella Comunità alloggio “Le Querce di Mamre” di Decollatura, i cui soci e personale l’hanno festeggiata e le hanno dedicato una pergamena, con ferri e filo fra le mani, e alla domanda: “Come stai nonna?”, risponde sorridendo: “Non mi posso lamentare, c’è chi sta peggio!”. “Testimone di un tempo che non c’è più e di un modo di essere e di vivere lontano, ma quanto mai prezioso – concludono i familiari – quale migliore eredità potrebbe lasciarci nonna Rosa? Buon compleanno Rre!!!”. W nonna Rosa!