Se siete degli appassionati di calcio, che spesso scommettono su NetBet, siete perfettamente a conoscenza di come il numero delle compagini del Sud sia piuttosto esiguo. Non solo, dal momento che tutte le superpotenze si trovano tra Piemonte e Lombardia, mentre il Napoli rappresenta una delle poche eccezioni da questo punto di vista.
Tra le regioni che spesso e volentieri, invece, non sono rappresentate a dovere, troviamo certamente la Calabria, nonostante possa contare su un tifo veramente fuori dal comune. Basti pensare come, nel corso degli ultimi cinquant’anni, il risultato migliore raggiunto nel massimo campionato italiano è quello del Catanzaro, che ha colto un incredibile settimo posto nel 1982, l’anno in cui l’Italia vinse i Mondiali in terra spagnola. Certo, da non dimenticare anche la straordinaria cavalcata della Reggina, che è riuscita a salvarsi nel 2006-07 nonostante partisse con un handicap pari a ben 15 punti per colpa di una penalizzazione.
Tanti campioni sfornati dalla Calabria
Nonostante a livello di club le cose per la Calabria non siano mai andate benissimo, va detto come diversi calciatori originari di questa terra sono riusciti a farsi largo nel calcio che conta. Il primo giocatore a cui si corre con il pensiero è senz’altro Gennaro Ivan Gattuso, che è diventato una sorta di icona per la Calabria e la sua gente.
Gattuso, infatti, ha lasciato la sua terra d’infanzia quando era ancora veramente giovane, per affrontare un percorso formativo importante, vestendo in Scozia la maglia dei Rangers Glasgow, per poi tornare in Italia e brillare con quella del Milan, rimpinguando in modo impressionante la sua bacheca, su cui svettano, tra gli altri trofei, ben due Champions League.
È chiaro che il nome di Gennaro Gattuso rievoca anche meravigliosi e dolci ricordi in ottica Nazionale. Per chi ha vissuto quelle giornate, nel 2006 Gattuso fu uno dei grandi protagonisti di un’Italia che riuscì a imporsi davanti a ogni altra avversaria, vincendo il quarto titolo del mondo. Gattuso era tutto fuorché un centrocampista dai piedi buoni, ma in ogni caso la sua caparbietà in fase di interdizione e il suo dinamismo l’hanno sempre portato a essere titolare.
Altri due campioni del mondo, Perrotta e Iaquinta
La spedizione in Germania nel 2006 portò in dote tante altre soddisfazioni per la Calabria. Sì, dal momento che anche altri due calabresi doc si sono laureati campioni del mondo: si tratta di Simone Perrotta e di Vincenzo Iaquinta. Perrotta è in realtà nato in terra inglese, ma va detto che tutta la sua famiglia è cosentina e, tra l’altro, le prime scuole calcio le ha vissute proprio con la maglia della Reggina. Con la compagine calabrese, poi, si è messo in mostra fino a vestire il bianconero della Juve, per poi proseguire con Chievo Verona e Roma.
Una carriera di alto livello anche per un altro calciatore calabrese che si è tolto diverse soddisfazioni in ambito nazionale. Stiamo facendo riferimento a Vincenzo Iaquinta. Quest’ultimo era uno dei pupilli di Marcello Lippi, al punto tale che lo volle con sé per affrontare il Mondiale del 2006 e Iaquinta segnò anche una rete, quella contro il Ghana nella gara d’esordio per gli azzurri nella competizione.
Iaquinta è nato a Crotone, ma si è fatto notare dagli addetti ai lavori quando vestiva la maglia del Castel di Sangro, per poi passare con la prima maglia bianconera della sua carriera, ovvero l’Udinese. Prestazioni di alto livello e anche diversi gol nel massimo campionato italiano sono valsi non solo la chiamata di Marcello Lippi tra i convocati per il Mondiale tedesco, ma anche il passaggio ad un altro bianconero, quello della Juventus, nel 2007. Un attaccante atipico e moderno, svelto e veloce, dotato di una buona tecnica.