Sellia marina, la RAI omaggia Giuditta Levato.
Giuditta Levato: un esempio di giustizia sociale e donna dal coraggio smisurato.
All’ impavida donna di Calabricata, stasera, martedì 28 Giugno, ore 22,10, Rai Storia dedica, in prima visione, la seconda puntata della docufilm “Donne di Calabria”, una co-produzione Calabria film Commission e Anele, in collaborazione con RAI Cultura.
A raccontare la vita della giovane attivista selliese, su idea di Giovanni Minoli, sarà la narratrice Camilla Tagliaferri.
Poco banali i contenuti di una storia vera che ha scatenato fiumi di inchiostro anche fuori i confini regionali: Giuditta Levato, prima vittima calabrese della lotta al latifondismo, organizzo’ le lotte dei braccianti a Calabricata dopo che i proprietari terrieri, in primis Pietro Mazza, ostacolavano la distribuzione delle terre ai contadini.
Era il 28 novembre 1946 quando Giuditta venne colpita all’addome da un colpo di arma da fuoco: era incinta del terzo figlio, era al settimo mese di gravidanza.
Per il suo gesto eroico, la sala conferenze di Palazzo Campanella a Reggio Calabria è dedicata alla conosciutissima sindacalista di Calabricata.
La narrazione della RAI si avvale di filmati di repertorio e del contributo di Fausto Bertinotti, Luciana Castellina, Danilo Chirico e l’omologo scrittore Giocchino Criaco.
Non tutti sanno chi era Giuditta Levato: c’e’ un vuoto da colmare, c’è un debito di riconoscenza, c’è un’ impronta da seguire.
Morale: si conosce l’ uomo del presente solo se si conosce l’uomo del passato.
Enzo Bubbo