Dopo Albi, ecco Sellia: un secondo sismografo è stato posizionato nella Presila catanzarese dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Dopo Albi, territorio dell’epicentro, è stata scelta Sellia per istallare un nuovo dispositivo per misurare i movimenti tellurici e non senza motivo: Sellia rappresenta il territorio di mezzo, fra montagna e mare, Sila piccola e Jonio catanzarese, proprio dove si sono verificate, nelle scorse settimane, ripetute scosse di terremoto.
Il primo cittadino Davide Zicchinella di Sellia non lavora in solitudine sul fronte prevenzione:
«È stata scelta Sellia – ha detto dottore con la passione per la politica- anche perché si è potuto installare un sismografo in un luogo davvero unico, “nelle viscere della terra”…all’interno del nostro antico frantoio del 1600, dentro il separatore scavato direttamente nella roccia affiorante. Si potranno così studiare i movimenti della crosta del nostro territorio senza elementi architettonici di disturbo. Da Sellia arriveranno direttamente a Roma, all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dati “puri” da analizzare. Come sempre a Sellia andiamo dritti al cuore del problema e anche nello studio di eventi naturali tanto importanti quanto inquietanti riusciamo a toccare le corde più profonde e vive».
Sellia, come spesso capita in questi ultimi anni, anziché imitare gli altri, preferisce dare l’esempio.
di Enzo Bubbo