di Gigi Sirianni –
Samuele Rizzo, in arte Calvisi sta per uscire con il suo primo singolo da solista su tutte le piattaforme digitali (Spotify, Amazon Music, Apple Music, Deezer e Youtube) e in esclusiva rilascia un intervista a ilReventino.it
Come si chiama il brano e di cosa narra?
Il brano si chiama “Scigliano” e parla del rapporto che ho con il territorio in cui vivo ed ha un mood abbastanza introspettivo e svario dalle chitarre del rock che si fondono con le sonorità rap.
Il brano parla del rapporto di amore con il territorio che mi ha dato i natali e in cui ho vissuto un’infanzia e un’adolescenza molto felice.
Al tempo stesso sento un disagio con l’ambiente in cui vivo, perché mi sento incompreso ed impossibilitato ad esprimere il mio lato artistico al 100%, perché il territorio non offre grandi opportunità di risaltare agli occhi del pubblico ed è privo di persone che realmente hanno puntato su di me come artista.
Ovviamente tutto ciò è riconducibile anche al fatto che per un ragazzo di 23 anni è ancora più difficile accedere alle suddette opportunità, sia dal punto di vista artistico che sociale.
Fondamentalmente in “Scigliano” parlo di speranza e rivalsa perché nonostante tutto, citando il ritornello “Sono il Re di ogni mia situazione” e spero che questo messaggio possa essere d’ispirazione per chi vorrà ascoltarmi.
Quindi immagino che tu non abbia registrato il tuo primo singolo in Calabria, vero?
No, infatti il brano è stato registrato presso lo studio Natural Head Quarter di Ferrara, grazie ai produttori Massimiliano Lambertini e Michele Guberti che hanno puntato su di me e mi hanno aiutato a trovare la mia vera prospettiva artistica.
A quale genere o artisti ti ispiri per scrivere e comporre la tua musica?
Una grande importanza la do al genere rock che mi ha formato ed inspirato fin da bambino. Successivamente nella fase dell’adolescenza è arrivato il rap in concomitanza con la scuola dei cantautori italiani.
Perchè hai deciso di chiamarti Calvisi?
Anche in questo caso ritorno sul tema del territorio che mi circonda e nello specifico Calvisi è la frazione di Scigliano, in cui sono cresciuto.
Che cosa ti aspetti in futuro?
Sicuramente la mia intenzione è quella di lavorare ad un EP all’interno del quale il mood è riconducibile a quello che ho cercato di esprimere in “Scigliano” e che potrà essere fruibile, mi auguro l’anno prossimo.