
Dal 27 marzo la Calabria – è scritto in un comunicato – è scenario di incontri tra diverse realtà europee sull’assistenza sanitaria e la telemedicina. Tra i progetti stakeholder la UCCP di Reventino, coordinata dal dottor Francesco Esposito (anche segretario nazionale del sindacato medico Fismu): “Continuiamo un percorso di dialogo di confronto con altre realtà europee, – afferma il dottor Esposito – intrapreso da qualche anno, dimostrando che si può fare buona sanità anche in Calabria. In questo senso, non possiamo non sottolineare il ruolo del Comune di Miglierina, capofila del progetto, e quindi del Sindaco Pietro Hiram Guzzi”.
“Nell’Uccp di Reventino – spiega nella nota – operano 13 medici, ed è sempre reperibile un professionista h12, è in funzione il servizio di continuità assistenziale h24, anche per gestire nelle ore diurne i cosiddetti codici bianchi, evitando così accessi impropri nel Pronto Soccorso. Sono state assicurate in questi anni, e ancora oggi, risposte diagnostiche di primo livello rapide e con abbattimento delle liste di attesa. Per esempio: Ecg in telemedicina immediato; holter pressori in 2/3 giorni, quelli dinamici in 2/4 giorni; eco e doppler in 7 giorni; prelievi a domicilio fkt e assistenza fragili dimissioni protette. Nella prevenzione i dati sono straordinari, con la regia e il coinvolgimento dell’Uccp, la partecipazione agli screening oncologici si è triplicata per le mammografia passando da un’adesione media del 25-30% al 70%”
“Siamo in un circuito europeo – continua – e anche i test di gradimento fatti con i cittadini registrano una stragrande maggioranza di risposte positive. Ovviamente si intercettano codici bianchi e si riducono così accessi al Pronto Soccorso (fino al 2022: 3650 in tre anni, tra codici bianchi, gialli e verdi) e abbattono anche i ricoveri impropri. Una realtà di assistenza sanitaria robusta, sana, che ha resistito meglio e con forza ai colpi assestati alla nostra sanità pubblica dall’epidemia da Covid19, soprattutto in una regione con gravi problemi strutturali come la Calabria”.
“Se i medici hanno il governo delle scelte – conclude Esposito – una autonomia gestionale, risorse adeguate e la sufficiente indipendenza negli indirizzi di salute, la sanità del territorio riesce a modernizzarsi, si trasforma in medicina di gruppo, si mette in rete e può essere stakeholder di telemedicina e una best practice anche a livello europeo”.