San Pietro Apostolo – Il “Comitato la strada che non c’è”, che da anni segue e sollecita la realizzazione ed il completamento della ormai famosa struttura viaria (ancora in costruzione) di collegamento tra la superstrada del Medio Savuto (Coraci) con la Due Mari (Marcellinara), che attraversa il territorio del Reventino, riporta l’attenzione sullo stato dell’opera ancora da finire.
Il presidente, Domenico Umberto Mazza, informa che venerdì 5 giugno 2015 su RAI UNO il settimanale del Tg1 “Tv 7”, si occuperà con un servizio di Riccardo Giacoia delle opere incompiute in Calabria, tra cui ”La Strada che non c’è”.
Nella serie di immagini, allegate, il giornalista Giacoia e la troupe Tv mentre realizzano il servizio.
Il presidente, Domenico Umberto Mazza, ha spiegato come “sono anni che il nostro Comitato ‘La strada che non c’è’ si batte per mettere in evidenza la grave situazione di abbandono in cui si trova il nostro territorio, soprattutto per quanto riguarda la nostra rete stradale e anche ferroviaria. Nell’occasione ringrazio i numerosi cittadini che fanno parte del nostro Comitato che con dedizione portano avanti questa nobile causa e anche gli amministratori locali che sposano le nostre idee. Purtroppo però, nonostante le nostre numerosissime segnalazioni e iniziative (manifestazioni, eventi, una segnalazione al Presidente della Repubblica e relativa risposta, una interpellanza parlamentare, segnalazioni a numerosi politici, incontri con enti e riunioni in Prefettura, raccolta di firme, articoli su stampa e televisione), i risultati concreti tardano ad arrivare in quanto la conclusione dei lavori della strada Medio Savuto e il suo relativo utilizzo sembrano un miraggio”. Inoltre il presidente ricorda che verso la fine della scorsa estate, il Comitato aveva scritto una missiva al premier Matteo Renzi, richiedendo l’inserimento del completamento della ormai famosa strada nel decreto “sblocca Italia”, e un intervento per una veloce risoluzione della problematica della viabilità nell’entroterra delle province catanzarese e cosentina (segnalando anche i problemi della ex Strada Statale 19 e dalla linea ferroviaria Catanzaro-Cosenza delle Ferrovie della Calabria), forte di 8.000 firme raccolte nel territorio e della collaborazione delle amministrazioni comunali dei paesi di San Pietro Apostolo, Serrastretta, Cicala, Tiriolo, Amato, Marcellinara, Miglierina, Carlopoli, Decollatura, Soveria Mannelli, Gimigliano, Conflenti, Motta Santa Lucia, Martirano Antico, Martirano Lombardo, Panettieri, Bianchi, Colosimi, Scigliano, Carpanzano, Pedivigliano, Marzi e Santo Stefano di Rogliano.