Riceviamo e pubblichiamo un appello – lettera scritto da un infermiere di Lamezia Terme, rappresentante sindacale del Nursing Up il Sindacato degli Infermieri Italiani che tratteggia una situazione drammatica nel reparto ospedaliero in cui opera.
“Mi chiamo Andrea Spanarelli e sono uno dei rappresentanti sindacali del Nursing Up il Sindacato degli Infermieri Italiani, sono anche Rsu, ma soprattutto sono un Infermiere in servizio presso l’U.O. di Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme… Vi scrivo per evindeziare ancora una volta all’opinione pubblica, alle Aziende, alle Regioni e al Governo che la situazione è disastrosa, difficile, complicata; già prima della pandemia il nostro reparto era in affanno, storicamente e cronicamente in carenza di personale infermieristico, unità in pensione mai sostituite, dimissioni volontarie mai rimpiazzate, unità in congedo per maternita’ anch’esse non sostituite, personale precario a tempo determinato che vive nell’incertezza e subisce stacchi dal servizio tra un rinnovo e l’altro…tutto questo genera stress, discontinuita’, difficolta nella gestione e nella pianificazione dell’assistenza in un reparto d’emergenza ad alto rischio”.
“Le problematiche – prosegue il testo – sono tante, troppe, in un reparto che dovrebbe essere il top per il ruolo che ricopre, siamo i primi a fronteggiare le emergenze, soprattutto questa attuale del Covid 19 che nessuno di noi immaginava potesse essere di tale portata come dimostrano giornalmente i bollettini dei contagiati comunicati dalla nostra Regione. In questo periodo piu’che mai il personale è sottodimensionato in proporzione al carico di lavoro, sottoposto a dei ritmi e a dei turni massacranti, sinceramente e personalmente ritengo che il nostro reparto stia sopportando sulle proprie spalle un peso veramente immenso! Basterebbe un po’ di interesse e di personale in più per migliorare queste condizioni, quali ad esempio la riapertura del reparto di Osservazione Breve Intensiva, una branca del Pronto Soccorso che doveva essere potenziata e non chiusa in questo delicato momento storico; molto utile e fondamentale sia per una migliore gestione del pronto soccorso, ma soprattutto per la popolazione che necessita di tale servizio”.
“E poi ancora…il Servizio Emergenza e Urgenza del 118 – sottolinea l’infermiere – , ambulanze datate e utilizzate spesso per finalita’ per le quali non sono destinate, spesso e volentieri l’equipe è sprovvista di Medico;
Il problema sempre piu’ attuale e discusso del Presidio Ospedaliero di Soveria Mannelli privato oramai di tutto, con conseguenze gravi che si ripercuotono in tutto il comprensorio montano… In questi giorni ho sentito parlare della creazione di Ospedali da campo…ma stiamo scherzando o diciamo sul serio ??? E’ vero che ci sono condizioni che lasciano immaginare a scenari bellici con barelle nei corridoi, fila agli ingressi e tanto altro ancora…ma le strutture ci sono e sono pure attrezzate…basta solo riaprirle, assumere personale e riempirle di pazienti che necessitano di assistenza e cura…tutto ciò si chiama Diritto alla Salute, un diritto sancito dalla Costituzione Italiana a tutta la popolazione senza alcuna distinzione…neanche di tipo geografico…ma a quanto pare negli ultimi anni tutti si sono dimenticati che la Calabria è una delle venti regioni italiane dove le persone
vivono, lavorano, pagano le tasse come tutti ma purtroppo si anche ammalano e non trovano una risposta in questa terra disagiata dove è difficile avere risposte e assistenza in termini di salute”.
“Possano queste semplici considerazioni – si conclude così l’accorato appello, quasi un grido d’aiuto di Spanarelli – , espresse prima di tutto come Cittadino Calabrese,Infermiere e poi come Rapppresentante, giungere come un grido di dolore a chi può aiutarci ad Aiutarvi in questo drammatico momento che stiamo tutti vivendo”.
Il Dirigente Sindacale Dott. Inf. Andrea Spanarelli