E’ stata inoltrata, da parte dell’amministrazione comunale di Soveria Mannelli, una lettera ai comuni di Decollatura e Motta Santa Lucia riguardante la proposta per la realizzazione di fusione tra i comuni.
La missiva – che porta la firma di Antonio Chiodo, consigliere comunale di maggioranza di “Fiore di Lino” e delegato all’Unione dei Comuni che ha anche l’incarico di capogruppo nell’assise cittadina – ha l’intento di proporre la fusione dei tre comuni. La comunicazione, per come viene indicato, è stata invita in data venerdì 3 marzo 2017, ai sindcai di Decollatura, Anna Maria Cardamone, e al sindaco di Motta Santa Lucia, Amedeo Colacino.
<<In un clima che perdura da decenni – scrive Chiodo – nel quale gran parte delle amministrazioni locali si trovano costrette, con sempre maggiori difficoltà, a trovare la quadratura di bilancio muovendosi tre le scarse risorse economiche ed il mantenimento del medesimo livello dei servizi, sono ormai maturi i tempi per dare inizio ad un nuovo progetto che veda tutti i comuni del circondario, interessati a difendere e tutelare l’identità dei nostri piccoli centri a cogliere, nel contempo, quelle opportunità economiche e di crescita derivanti dalla fusione dei comuni.>>
Secondo il capogruppo <<le fusioni, proprio perché si rivolgono ai piccoli comuni, potrebbero favorire economie di scala sull’attuazione di politiche volte a garantire efficacia, efficienza, trasparenza, razionalizzazione e semplificazione delle attività amministrative come, ad esempio, la creazione di piccoli poli di gestione documentale e conservazione digitale oppure di banche dati interoperabili e condivise sul patrimonio informativo, al fine di attivare servizi ai cittadini-utenti sempre più verticalizzati sulle loro esigenze specifiche e perseguire lo sviluppo – non solo economico – sostenibile del territorio>>.
<<Per legge – in conclusione aggiunge il consigliere di maggioranza Antonio Chiodo – i comuni in fusione hanno, tra l’altro, la precedenza sui bandi per i finanziamenti erogati dalla Regione. Si avrà cosi la possibilità di liberare risorse per altri vincolate>>.
La proposta si conclude affermando che questo impegno potrebbe essere “un valido tentativo di arginare lo spopolamento delle nostre aree”, chiedendo ai sindaci e ai vari amministratori di attivarsi per “creare i presupposti per una nuova fase di crescita territoriale”.