Ideata per il percorso svolto nel Comune di Marcellinara del progetto itinerante PAS – Sentiero Porte d’Artista di arte pubblica, nel quale le porte abbandonate dei piccoli borghi vengono rivisitate, l’opera realizzata da Gaia Foderaro unisce il cuore simbolo di Marcellinara con il peperoncino simbolo della Calabria.
Gaia Foderaro, giovane artista della provincia catanzarese, perfeziona gli studi a Milano ma è accompagnata e porta sempre con sé l’interiore vena artistica fin da piccola che crescendo si è evoluta e maturata. Per capire e comprendere più da vicino l’indole artistica e le personali motivazioni le abbiamo posto qualche domanda, di seguito con piacere pubblichiamo le risposte fornite che permettono ai lettori di conoscere meglio la giovane artista calabrese.
Di recente ha realizzando un interessante intervento a Marcellinara, partecipando al percorso itinerante di arte pubblica nel quale le porte abbandonate, disseminate lungo le strade dei piccoli borghi calabresi, riprendono vita grazie ad artisti famosi ed emergenti. PAS – Sentiero Porte d’Artista nato nel 2020 da un’idea di Massimo Sirelli, è un ambizioso progetto, la cui direzione artistica porta la firma dello stesso artista, che mira a valorizzare il territorio e trasformare i borghi calabresi in veri e propri musei a cielo aperto.
Gaia come nasce la tua passione per l’arte e per la pittura?
«Sono da sempre appassionata a svariate forme artistiche. Ho frequentato il Liceo Artistico dove ho imparato le principali tecniche pittoriche per poi proseguire il mio percorso all’Accademia di Belle arti di Brera negli ambiti di cinema, fotografia e sound design. Mi sono specializzata successivamente in Graphic Design a Verona, senza mai abbandonare i miei primi amori: matite e pennelli».
Gaia di recente hai lasciato il tuo tratto partecipando ad un progetto artistico” decorando” una vecchia porta nel centro di Marcellinara, di cosa si tratta?
«Proprio da questa mia passione innata che nasce la mia partecipazione a “Porte d’Artista”, progetto ideato dall’artista calabrese Massimo Sirelli che ha come obiettivo quello di creare dei percorsi che uniscano vari punti tramite delle porte dipinte, che assumono quindi non solo il significato di passaggio, ma anche il significato poetico di meraviglia e di bellezza».
La tua opera, hai disegnato un cuore, cioè il tuo intervento cosa rappresenta, cosa propone?
«Marcellinara ha come simbolo il cuore. La mia opera in particolare vuole unire il simbolo di Marcellinara con il simbolo della Calabria tutta, ossia il peperoncino, ortaggio a cui tra l’altro la mia vita è sempre stata legata in svariati modi».