
Delle condizioni disastrose in cui versa la strada provinciale tra Petronà e Mesoraca se ne parlerà anche alla Camera dei Deputati.
Un’interrogazione a risposta scritta è stata presentata, due giorni fa, dall’onorevole Dori Devis di Alleanza Verdi e Sinistra. Destinatario: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
L’oggetto dell’interpellanza è sulla bocca di tanti: l’importanza di una strada che dovrebbe essere un ponte tra due province, invece è una via di comunicazione, in parte chiusa al transito, foriera di disservizi, disagi e pericoli per mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Si legge nel documento-denuncia vergato da Alleanza Verdi e Sinistra su sollecitazione del militante della zona Roberto Caligiuri e del coordinatore regionale Giuseppe Campana: “La strada provinciale 159/4 che collega Sersale (CZ) a Mesoraca (KR), passando per Andali, Cerva e Petronà, riveste un’importanza strategica per tutta la Regione Calabria in quanto collega direttamente i centri abitati con Mesoraca, sede dei principali servizi di base della zona, tra i quali scuole e ospedali; nel corso degli anni, a causa della mancanza di manutenzione, la strada è diventata sempre più pericolosa per via di buche profonde, smottamenti e depressioni dell’asfalto, muri ammalorati, barriere di protezione inesistenti, mancanza di segnaletica e di strisce di delimitazione di carreggiata, assieme ad altri ulteriori ingenti danni provocati dall’alluvione del 4 dicembre 2022;la mancanza dei requisiti minimi di sicurezza ha fatto sì che la Provincia di Catanzaro, con ordinanza n. 44 del 7 agosto 2023, emanasse il divieto di transito lungo il tratto che va dal km 22+500 al km 29+300 (Belcastro (CZ) – Mesoraca);il percorso alternativo proposto (Arietta (CZ) – SP4 – Mesoraca) allunga notevolmente la percorrenza, 1 ora e 30 contro i precedenti 30 minuti, creando forti disagi a studenti, lavoratori e a tutti i residenti che devono raggiungere cliniche ed ospedali, spesso nel minor tempo possibile. Anche per gli agricoltori la situazione è critica poiché si ritrovano impossibilitati di accedere ai propri poderi, compromettendo così la propria attività lavorativa con conseguenti danni economici;spesso per necessità i cittadini si ritrovano a percorrere ugualmente il tratto vietato al transito, mettendo a rischio la propria incolumità ed incorrendo in sanzioni fino a 344 euro;la costante incuria sta gravando anche sui tratti attualmente aperti al transito e, in prossimo futuro, potrebbe portare alla chiusura totale della strada, aumentando i già innumerevoli disagi; le difficoltà quotidiane hanno spinto i cittadini a unirsi in una mobilitazione pacifica, con lo scopo di manifestare il loro malcontento e richiedere azioni concrete da parte delle autorità competenti per la messa in sicurezza della strada provinciale, con relativa riapertura; se il ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se intenda interloquire quanto prima con la Provincia di Catanzaro, al fine di mettere in sicurezza la strada provinciale 159/4, anche mediante lo stanziamento di specifici fondi”.
Dagli agricoltori agli studenti passando per lavoratori del terziario e utenti di strutture ospedaliere: la strada provinciale tra Petronà e Mesoraca incide e non poco sulla qualità di vita di tantissime persone e purtroppo non la migliora. Va da sé che tanta è la rabbia e tanta è anche la rassegnazione per un diritto troppo importante per essere procrastinato alle calende greche: la mobilità.