C’è un ponte ideale di solidarietà che attraversa il Mediterraneo per collegare Petronà al Burkina Faso. A costruirlo con i mattoni dell’empatia, della generosità e della filantropia è la Chiesa Evangelica di Petronà.
Il 24 novembre 2023, i missionari del Ministero Fonte di Grazia di Petronà hanno fatto il consueto resoconto di sette giorni di attività benefiche vissute in terra africana, nel Burkina Faso, uno dei paesi più poveri al mondo. Una consuetudine: prima fanno e dopo fanno sapere.
Ventisette in tutto i volontari italiani della missione, tanti erano di Petronà e della vicina Mesoraca.
Hanno distribuito cibo, somministrato farmaci, indicato cure, inaugurato pozzi e investito risorse nell’istruzione.
In poche parole: non la solidarietà delle parole a vanvera, ma la beneficenza costruita sui fatti.
La Chiesa evangelica ha accolto le toccanti testimonianza di Febe Marrazzo, Francesco Sirianni e i fratelli Christian e Rosario Caligiuri.
Prima della visione di un commovente video, ogni volontario ha raccontato l’esperienza vissuta tra gli indigenti africani, tutti hanno fatto sintesi sull’assunto che “anche un piccolo oggetto è per i poveri qualcosa di importante perché in alcuni villaggi non hanno nulla”.
Nella sua omelia il pastore Gianni Aiello, anche scrittore, ha rammentato che “la vera beneficenza si fa con il cuore e che la ricchezza non si misura in euro”, precisando che “il vero credente non tende le mani solo verso il cielo, ma lo fa anche verso i poveri perché così interpreta il vangelo.” Anche l’omologo di Petronà, Elia Tirotta “c’è più senso nel dare che nel ricevere.”
Sono già sette anni che la Chiesa Evangelica di Petronà e Mesoraca va in Africa per solidarietà. Il primo hanno investito 450 euro, nel 2023 hanno impegnato 50mila euro e contribuito a costruire anche un dispensario farmaceutico grazie anche al sostegno di farmacie e grazie alla generosità di cittadini petronesi e mesorachesi.