La celerità non abita da mesi presso l’ufficio postale di Petronà. Così è stato per tante volte in passato, così è ancora oggi.
Il problema è sempre lo stesso: c’è un solo impiegato come addetto allo sportello, alle relazioni con il pubblico: solo il direttore. Una sola persona per un paese che ha più di 2mila abitanti: un rapporto impari e improponibile se si considera che non mancano utenti dei paesi vicini. Va da sé che fare la fila è qui , in via Nazionale e nel cuore del centro abitato, una consuetudine, una prassi ormai consolidata. La situazione diventa insostenibile quando ci sono adempimenti complessi da evadere allo sportello e la scena è sempre la stessa: anche venti persone in fila per lunghe attese e problemi pure di distanziamento per via del Covid.
La soluzione è arcinota: servirebbe un’altra unità lavorativa che i vertici regionali di Poste italiane non ha mai associato all’ufficio di Petronà, se non saltuariamente.
Una cosa è certa: ufficio postale è qui molto utile anche perché paese di montagna e non se ne può proprio prescindere, ecco perché il servizio di telecomunicazioni non merita l’aggettivazione negativa con cui di solito se ne parla e i tanti reclami spediti dagli utenti petronesi a Poste italiane purtroppo lo testimoniano.
Enzo Bubbo