Occupazione dei posti letto in terapia intensiva, capacità di fare il tracciamento, diffusione del virus, sveltezza nel fare i tamponi, rapporto fra positivi e tamponi, lo scenario e, il primo e più importante, la classificazione complessiva del rischio.
Questi, in aggiunta all’indice in Rt, sono i criteri che conducono un territorio a essere dichiarato zona rossa. Da oggi lo è anche la Calabria, tutta, da Villa San Giovanni a Capo Colonna, da Rocca Imperiale a Melito di Porto Salvo.
Rossa, arancione e verde, l’Italia divisa in tre
Seconda ondata doveva essere e seconda ondata è stata. A nulla sono valsi gli interventi tardivi a scongiurare una nuova impennata dei casi di Covid-19 e una frettolosa corsa ai ripari.
Dopo i primi decreti del Presidente del consiglio dei Ministri, a stretta successione e via via sempre più rigidi, si è oggi giunti al decisivo DPCM – firmato dal Premier Conte nel corso della notte – che ha dichiarato il vero lockdown, strettissimo parente di quello dei mesi di marzo e aprile.
L’Italia viene divisa in tre aree: non Nord, Centro e Sud, ma zona rossa, arancione e verde. E la Calabria si ritrova in zona rossa, insieme a territori ben diversi e distanti, vale a dire la Lombardia, il Piemonte, la Valle d’Aosta e la provincia autonoma di Bolzano.
Calabria in zona rossa, piombata nello scenario 4, il più grave, dove l’indice Rt è stabilmente sopra a 1,5 e la trasmissione del virus, relativa al sistema sanitario di riferimento, è definita fuori controllo.
Come avviene la classificazione di una regione in una delle tre zone? E chi decide il suo inserimento?
Come detto in precedenza la decisione avviene attraverso la valutazione dei 21 criteri più l’indice Rt. L’onere di definire e comunicare l’ingresso di una regione nella zona rossa spetta al ministro della Salute Roberto Speranza con una ordinanza che verrà divulgata entro le prossime ore.
Va poi specificato che il monitoraggio alla base del nuovo DPCM in vigore da domani è riferito ai dati della settimana tra il 19 e il 25 ottobre.
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Limitazioni nazionali del nuovo DPCM
Alcune misure avranno validità nazionale come il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00 (saranno consentiti solamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze). Saranno sospese mostre e servizi museali, i concorsi (a esclusione di quelli per personale sanitario), sarà disposta la chiusura delle sale scommesse e dei centri commerciali nei fine settimana, sarà limitata al 50% la capienza massima sui mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale.
Calabria in zona rossa, ecco tutti i limiti
La Calabria rientra nello scenario di massima gravità (tipo 4) e sarà quindi soggetta alle seguenti limitazioni:
– vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla regione e pure all’interno dello stesso territorio, salvo che per comprovate esigenze lavorative, ragioni di salute o per accompagnare i figli a scuola. Ritornerà in circolazione il foglio dell’autocertificazione che avevamo abbandonato nei cassetti lo scorso mese di maggio;
– sospese le attività commerciali al dettaglio, salvo quelle di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Saranno aperti anche le edicole, i tabacchini, le farmacie, le parafarmacie, i barbieri, i parrucchieri e i servizi di lavanderia;
– chiusura di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ma sarà consentito l’asporto (fino alle 22.00) e la consegna a domicilio (senza limiti d’orario);
– sospese tutte le attività sportive, ma sarà permessa l’attività motoria in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza e con l’obbligo della mascherina;
– sospesa l’attività scolastica dalla seconda media in su (si ritornerà alla didattica a distanza). In presenza soltanto la scuola dell’infanzia, le elementari e la prima media.
Il ministero della Salute verificherà la situazione delle regioni nello scenario 4 e 3 con «frequenza almeno settimanale». Le ordinanze, si legge nella bozza del DPCM, «sono efficaci per un periodo minimo di 15 giorni e comunque non oltre la data di efficacia del presente decreto».
Il nuovo DPCM sarà in vigore da domani 5 novembre fino a giovedì 3 dicembre.
Antonio Pagliuso