Quando il ministro della Salute del governo Gentiloni, Betrice Lorenzin, già ministro con le stesse deleghe del governo Renzi, ha annunciato l’ampliamento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) si è insinuato in me, da profano quale sono in materia sanitaria, un sottile senso di preoccupazione.
Ho pensato subito, sorretto dal solo istinto, che l’inserimento di nuove prestazioni tra quelle già previste dal sistema sanitario nazionale (a titolo di esempio: nuovi vaccini, fecondazione eterologa, terapie per patologie rare e croniche), non avrebbe fatto altro che peggiorare le cose, aumentando la spesa e penalizzando le regioni, come la Calabria, prive anche delle risorse necessarie per garantire l’ordinario.
Aumentare l’offerta sanitaria, infatti, sarebbe normale se tutto funzionasse alla perfezione, ma in una sanità che al Sud produce soprattutto sfiducia e incertezza, quando non addirittura tragedie, si rischia di peggiorare anche quel poco di cui si dispone per tentare di fare di più su tutto il territorio nazionale.
E allora mi sono chiesto se non sarebbe stato più razionale e più opportuno cercare di applicare i Livelli Essenziali di Assistenza in tutta Italia e allo stesso modo, prima di pensare ad altro. Ma da non addetto ai lavori, non potevo essere sicuro se questo mio pensiero – chiamiamolo intuizione – fosse corretto o completamente campato in aria.
In mio soccorso è arrivata però puntuale la lettera aperta del dottor Giacinto Nanci, un medico di famiglia di Catanzaro che sta combattendo da tempo una sua battaglia personale – eroica e competente – a difesa della sanità calabrese.
A questo punto, vi ripropongo le sue parole che hanno confermato i miei dubbi e purtroppo aumentato la mia sfiducia in un sistema sanitario che sta andando sempre più in una direzione sbagliata: verso il privato a scapito del pubblico, verso il Nord a scapito del Sud.
Leggete voi stessi le parole del dottor Nanci, che vi aiuteranno a capirne un po’ di più sull’argomento. Sono sicuro che non mancherete di unirvi al mio personale ringraziamento nei confronti di questo dottore che – come un Davide contro Golia – sta cercando di dare dignità a chi dovrebbe stare al centro di ogni politica sanitaria: l’ammalato!
di Raffaele Cardamone
Ecco il link per leggere la lettera aperta del dottor Giacinto Nanci: