I Comuni come “riserva” della Repubblica. Questo l’inusuale ma importante tema su cui è stato improntato l’incontro, a Soveria Mannelli, con il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, tenuto presso la “Sala delle Libertà” di Palazzo Cimino, sede del Consiglio comunale cittadino.
Il sindaco Leonardo Sirianni ha ringraziato Gasparri per essere venuto a Soveria ormai per la terza volta, essendovi già stato negli anni 2002 e 2003, in cui era tra l’altro Ministro delle Comunicazioni. Ma poi ha immediatamente richiesto a tutti i presenti di osservare un minuto di silenzio, per ricordare la “tragica e terribile strage terroristica dell’11 settembre 2001”, nel giorno del suo anniversario.
Sirianni ha poi fatto notare come il titolo e i contenuti dell’incontro si incentrano sul concetto dei Comuni come istituzioni “fondamentali per tutto il Paese, cosa che ha recentemente affermato anche il presidente della Repubblica”, in un momento storico in cui hanno grandi difficoltà e meriterebbero maggiori attenzioni da parte dello Stato.
Il vice sindaco Mario Caligiuri, che ha fortemente voluto questo incontro con Gasparri, ha sottolineato l’amicizia di lunga data del senatore con la città e la sua attenzione nei confronti del piccolo Comune del Reventino, testimoniata dal fatto che fu il primo a congratularsi telefonicamente quando Soveria si conquistò un piccolo ma significativo primato, inserendo tempestivamente nel proprio Statuto e regolando gli effetti delle riforma del Titolo V della Costituzione, che peraltro, con l’attribuzione di maggiori poteri e responsabilità agli Enti Locali, ha contribuito a creare l’attuale situazione di luci e ombre.
Per Caligiuri, i Comuni sono un presidio di democrazia, con il loro rapporto diretto e indissolubile tra elettori ed eletti, e possono fornire un contributo essenziale alla formazione e alla selezione delle élite, delle classi dirigenti del futuro che, in una sorta di “cursus honorum”, con un’esperienza di governo maturata sul campo, potranno aspirare anche alle più alte cariche dello Stato.
Si è poi impegnato nella presentazione, con il sussidio di una serie di slide, della città all’ospite, mettendone in evidenza punti di forza e di debolezza e anticipando l’idea di arrivare a una fusione con i Comuni limitrofi, non necessariamente fisica, ma almeno per una gestione congiunta dei servizi a livello telematico, per arrivare anche a introdurre il concetto avveniristico di “moneta complementare”. Ha infine dichiarato che l’Amministrazione si sta apprestando a modificare lo Statuto per riconoscere il valore della “bellezza”.
Maurizio Gasparri ha iniziato il suo intervento confermando l’importanza dei Comuni per lo Stato, ma anche facendo rilevare come Comuni e territori periferici siano stati trascurati e spesso penalizzati dalle politiche centralistiche. << Non si possono uccidere i territori con la spending review. >> Ha affermato Gasparri. << Già l’abolizione delle Province, che aveva l’obiettivo di diminuire le spese, non ha prodotto altri risultati se non quelli di peggiorare la qualità dei servizi scolastici e delle infrastrutture viarie, tutte cose che erano a loro demandate. >>
Anche lui si è detto favorevole ai processi di fusione tra Comuni, soprattutto nelle Aree interne, che vanno sempre più spopolandosi e hanno sempre più problemi di bilancio. Processi questi che non possono essere imposti, ma condivisi dalle popolazioni. In ogni caso, è fondamentale creare quelle sinergie che possano almeno favorire la condivisione dei servizi tra Comuni.
E ha aggiunto: << Ci sono molti luoghi in Europa che godono di una fiscalità agevolata e, attraverso di essa, attraggono nuovi residenti. Perché non è possibile creare le stesse condizioni per i piccoli Comuni del Meridione e per le Aree interne di tutta Italia? I vantaggi, o si danno a tutti o si devono concedere solo in base a parametri oggettivi, che mi pare possano sussistere anche in un territorio come questo. Servono risorse per i bisogni primari dei cittadini delle Aree interne. L’Europa ne deve essere consapevole. Ora che sembra possa essere finalmente avviata una fase di rifondazione, deve cambiare in questa direzione se non vuole morire. >>
Parole importanti e confortanti, quelle del senatore Gasparri, in linea con le opinioni di molti amministratori di quest’area che non vogliono abdicare alla loro capacità di autoderminazione e, nello stesso tempo, mirano a migliorare le condizioni di vita dei cittadini, proprio al fine di evitare quello spopolamento che, proseguendo su questa china, sarebbe un processo purtroppo inevitabile.
di Raffaele Cardamone