di Carlo Astorino –
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Con una solenne e partecipata celebrazione eucaristica si è concluso ieri, nella Basilica di Porto, il solenne settenario in occasione del ricordo dell’apparizione della Madonna a Pietro Gatto, giovane sbandato del luogo, avvenuta in una notte dell’ ottobre 1751, e la conseguente origine del Santuario elevato a dignità di Basilica Minore da papa Francesco nel 2013.
Il settenario era iniziato sabato 13 ottobre con l’ arrivo di una copia della immagine della Madonna di Costantinopoli, Patrona della Provincia di Catanzaro, a Carlopoli, nella chiesa dell’ Addolorata, accolta da una folla festante, composta in gran parte da bambini e ragazzi, delle comunità parrocchiali di Santa Maria del Monte Carmelo in Carlopoli e di San Carlo Borromeo in Panettieri. Durante la settimana la sacra immagine è stata esposta nelle chiese dei due centri montani ed è stata meta incessante di fedeli che hanno partecipato con fede, devozione ed anche commozione ai vari momenti di preghiera comunitaria o che hanno sostato, anche solo per qualche minuto, in raccoglimento ed in preghiera durante l’ arco della giornata.
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Ieri, a conclusione del settenario, la venerata immagine della Madonna è stata accompagnata, con un corteo di oltre 30 automobili, dai fedeli delle due comunità parrocchiali, alla Basilica di Porto dove si è tenuta la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dai neo sacerdoti P. Gustave Mutumbolo e P. Alphonse Milolo, Missionari Servi dei Poveri, ordinati il giorno precedente, nella stessa basilica, da S. E. Mons. Vincenzo Bertolone, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace.
Hanno concelebrato anche mons. Vincenzo Zoccoli, vicario episcopale; don Salvatore Gallelli, parroco di Carlopoli e Panettieri; don Orlando Amelio, parroco di Gimigliano; don Giuseppe Soluri ed il padre provinciale dei Missionari Servi dei Poveri.
Presente anche il sindaco di Gimigliano Massimo Chiarella.
All’inizio della concelebrazione, mons. Vincenzo Zoccoli ha voluto salutare e ringraziare i fedeli delle due comunità per la fede e la partecipazione con cui hanno accolto l’ immagine della Madonna di Porto in mezzo a loro, sottolineando come la nostra mamma celeste debba continuare ad essere, oggi più che mai, così come è stato nel passato per le nostre comunità, l’unico riferimento per alimentare ed accrescere la nostra fede.
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Durante la celebrazione, due rappresentanti delle comunità di Carlopoli e Panettieri, hanno acceso la lampada votiva ed offerto l’ olio con cui verrà alimentata.
Nell’omelia, don Salvatore Gallelli, ha esaltato la dignità sacerdotale citando Sant’Agostino che definisce il sacerdote “vertice di tutte le grandezze” e ringraziando il Signore che «nella sua infinità bontà continua ad offrirci il dono della salvezza, attraverso la vocazione e il ministero di due sacerdoti novelli, P. Gustave e P. Alphonse che oggi celebrano la loro prima messa solenne ai piedi della nostra mamma del cielo, la Madonna di Porto, mediatrice di tutte le grazie e, ancora in modo specialissimo, è la mediatrice anche dell’ ineffabile grazia del sacerdozio». Don Gallelli ha concluso la sua sentita omelia invitando i presenti a pregare «affinché i due sacerdoti possano essere ministri di Cristo per tutta la vita, per la santa Chiesa , per i sacerdoti e per le vocazioni, perché il Signore susciti nel cuore di tanti giovani la chiamata al sacerdozio ed alla vita consacrata».
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Al termine della solenne celebrazione è seguita la tradizionale fiaccolata mariana fino all’ antico santuario che custodisce la “cona” di Pietro Gatto.E’ terminata così una settimana di preghiera che rimarrà a lungo nella mente e nel cuore di chi ha avuto la grazia di parteciparvi.