Nel Villaggio del Golfo in Nocera Terinese è programmato un incontro di informazione e sensibilizzazione sulla tartaruga Caretta caretta, nella giornata del 26 agosto 2020 con inizio alle ore 19,30, organizzato dall’amministrazione del condominio B del Villaggio del Golfo in collaborazione con il WWF con il fine di fornire le corrette informazioni sui comportamenti da tenere nei confronti di tale specie protetta in via di estinzione.
Dopo i saluti dell’amministratore del villaggio del Golfo condominio B Antonio Marraffa, del sindaco della città ingegnere Antonio Albi, del dirigente dottor Giovanni Aramini del dipartimento ambiente settore Parchi ed aree naturali della Regione Calabria, interverranno nell’incontro moderato da Dora Anna Rocca docente di Scienze al liceo scientifico Galileo Galilei di Lamezia Terme e giornalista scientifico, il delegato regionale WWF Calabria Angelo Calzone, il dottore Pino Paolillo responsabile scientifico O.A. WWF Vibo Valentia-Vallata dello Stilaro e la dottoressa Jasmine De Marco biologa del WWF di Vibo Valentia. Ricordiamo che di recente, esattamente il 9 agosto sul litorale tirrenico calabrese è stata avvistata una tartaruga Caretta caretta in atto di ovideporre.
Questa specie di tartaruga presente nel mar Mediterraneo sceglie per ovideporre più frequentemente le coste ioniche calabresi, (il litorale jonico da Bianco a Melito Porto Salvo, nel reggino, è considerato la principale area di nidificazione italiana delle tartarughe). Come tutti i rettili, ha sangue freddo il che la porta a prediligere le acque temperate. Respira aria, essendo dotata di polmoni, ma è in grado di fare apnee lunghissime. La storia delle nidificazioni in Calabria di questo straordinario rettile marino ha inizio nel 1988 con la scoperta del primo nido sulla spiaggia di Pietragrande, in provincia di Catanzaro, da parte di alcuni soci del WWF di Catanzaro e dei successivi registrati dal WWF Calabria. Questa volta la tartaruga ha scelto per depositare le sue uova la località di Villaggio del Golfo di Nocera Terinese.
Si tratta di una ovideposizione tardiva considerando che il periodo di maggiore ovideposizione si ha tra giugno e luglio. L’incontro presenta una grande valenza scientifica alla luce del fatto che la specie è classificata come “vulnerabile” dalla Lista Rossa della Iucn: Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Si tratta di rettili antichissimi a rischio di estinzione per via di incidenti vari con le navi o imbarcazioni di vario tipo, molte volte rimangono incastrate nelle reti da pesca, o impigliate negli ami a ciò si aggiunga il decesso delle tartarughe legato all’inquinamento delle acque (da evidenziare a tal proposito la contaminazione da microplastiche per l’ingestione di plastica scambiata per cibo) e dallo sfruttamento incontrollato. Anche i comportamenti scorretti dei villeggianti qualora la ovideposizione avvenga in zona turistica contribuiscono all’estinzione della specie.
La Caretta caretta sceglie in maniera attenta il luogo di nidificazione e là dove l’ecosistema viene considerato dalla stessa idoneo per l’ovideposizione (natura chimico-fisica della spiaggia, condizioni climatiche, posizione geografica), depositerà le sue uova al sicuro sotto la sabbia per poi lasciare che le tartarughine una volta schiuse le uova, dopo 42-60 giorni circa dalla ovideposizione, ritornino nel mare aperto per affrontare quel percorso che in assenza di pericoli per la loro sopravvivenza le farà ritornare a tempo debito per l’ovideposizione nel luogo in cui sono nate.