La Garibaldina sta preparando la ripartenza dopo un girone d’andata portato avanti con risultati interlocutori, come d’altronde ampiamente previsto, data la fretta con cui in agosto, dopo le note vicissitudini societarie, è stato fatto di tutto per provare ad allestire una squadra capace di competere in una categoria altamente impegnativa come la Promozione calabrese.
Soprattutto l’ultimo periodo ha evidenziato come non tutto sia andato per il verso giusto e come si rendano necessari aggiustamenti in corso d’opera che la società è intenzionata a fare e sta già facendo.
Il direttore generale Domenico Trimboli si sta infatti impegnando intensamente nell’individuare quei tasselli mancanti alla squadra, anche per far fronte nella rosa ad alcune defezioni di calciatori che evidentemente non credevano più nel progetto.
Trimboli ha già portato a casa qualche risultato importante, come il ritorno del centravanti Ansoumana Badjinka, che aveva fatto una breve apparizione nelle file garibaldine in giovanissima età e aveva ben impressionato lasciando un ottimo ricordo nella tifoseria.
Badjinka, che qualcuno ha definito «il Mané dei poveri», è arrivato dal Senegal che era ancora un ragazzino e ha subito dimostrato una passione e un talento speciali per il gioco del calcio. È partito dalla Terza Categoria e, dopo il breve passaggio con la maglia della Garibaldina, ha calcato i campi di Promozione e d’Eccellenza calabresi, per ritornare ora in quell’ambiente che lo aveva accolto con entusiasmo e per primo, a certi livelli, aveva creduto in lui.
Ma Trimboli, approfittando anche della sosta forzata dovuta all’intensificarsi della pandemia, sta ancora dimostrandosi molto attivo nel mercato di riparazione, sta vagliando molte opportunità e in settimana è sicuro di poter mettere a segno altri colpi altrettanto importanti.
Anche se cambierà qualche interprete, la strategia che la società vuole portare avanti è sempre la stessa: puntare sui giovani del territorio affiancati da calciatori di qualità e d’esperienza, che possano anche aiutarli a crescere. Affidandoli alle cure di mister Sandro Cipparrone che, risolti alcuni equivoci dovuti forse alla scarsa abitudine nel dover lottare per la salvezza, potrà e dovrà dimostrare anche lui di essere in grado di adattarsi alla situazione e tirare fuori il meglio dalla rosa a disposizione, insegnando calcio ai più giovani, come ha dato prova di saper fare durante tutta la sua brillante carriera di allenatore.
Intanto, nell’ultima sfortunata trasferta, Badjinka ha segnato il gol della bandiera per la Garibaldina e ha esordito, con l’assist, un ragazzo locale di appena 16 anni, l’attaccante Christian Cocola, che si è messo a disposizione del mister, per far fronte alle tante assenze, assieme ad altri sette juniores che sono scesi in campo e due che sono rimasti in panchina.
Questi ragazzi, pur con i loro naturali limiti dovuti all’età, sono il futuro della Garibaldina, che non può pensare di rimanere a questi livelli senza poter attingere al proprio settore giovanile come ha sempre fatto nella sua storia recente e passata.
Ma ora, alla ripresa del campionato che si prevede per fine gennaio, è il momento di stringersi tutti attorno alla squadra e al presidente Eugenio Mercuri perché, con i rinforzi che sono arrivati o che stanno arrivando, e soprattutto con la giusta motivazione, quella salvezza che era nei progetti di inizio stagione è ancora ampiamente alla portata.
Raffaele Cardamone