Nel corso degli ultimi mesi e anni abbiamo imparato ad apprezzare sempre di più l’evoluzione della tecnologia. L’emergenza pandemica ha chiaramente portato tantissime persone a scoprire numerosi dispositivi, piattaforme digitali e quant’altro, cambiando un gran numero di attività che si svolgono nella vita di tutti i giorni.
Basti pensare all’universo dei giochi da casinò, che sono stati in tutto e per tutto rivoluzionati dall’evoluzione tecnologica, ma è interessante notare anche il vero e proprio boom che è intervento nel mondo del gaming online. Il problema è che c’è ancora un’importante disparità tra cui usare il computer, sostanzialmente le nuove generazioni, e tutte le altre categorie di persone che, spesso e volentieri, si trovano notevolmente spiazzate nell’approcciarsi a degli strumenti digitali così all’avanguardia.
Le ultime statistiche
Gli ultimi dati in riferimento al fenomeno del digital divide fano comunque ben sperare e testimoniano il cambiamento incredibile che l’evoluzione tecnologica sta portando con sé da diversi anni a questa parte. Infatti, ben oltre il 69% dei cittadini italiani sfrutta con regolarità il web: un dato che si spera in crescita grazie al bonus internet e pc.
Solamente un decennio fa, giusto per fare un esempio, gli utenti che erano abituati a navigare con costanza su internet erano il 43,9%: in dieci anni, è stato registrato un aumento pari ben oltre 20 punti percentuali. La conferma di tale dato è arrivata dall’Istat, con le statistiche contenute nel rapporto denominato Bes.
Esattamente in relazione allo sviluppo, così come a tutte le modifiche che sono state apportate dal processo di digitalizzazione in Italia, si sono concentrati vari studi e ricerche. Ebbene, alle spalle dell’interessante dato che si riferisce alla crescita notevole media della digitalizzazione, è bene sottolineare come si celi ancora una volta un digital divide estremamente importante e che ha un carattere tipicamente pluridimensionale.
Giusto per fare un altro esempio, le donne presentano senza ombra di dubbio una propensione più bassa in confronto agli uomini ad avvicinarsi al digitale. Gli anziani, invece, proseguono nel loro rapporto problematico (che, spesso e volentieri, è del tutto assente) con la tecnologia, senza dimenticare come il Sud rimane sempre e comunque la fascia del Paese maggiormente penalizzata da questo processo di digitalizzazione.
Cresce il Gap tra Nord e Sud
In base ai dati che sono stati divulgati dall’Istat, infatti, la differenza che intercorre attualmente tra la parte settentrionale dell’Italia e quella meridionale, resta decisamente ampia e non si sta affatto azzerando, come era stato previsto in precedenza. Nel 2020, infatti, tale gap è arrivata a toccare i 10 punti percentuali, circa tre in più in confronto a quanto era stato registrato nel 2010. E questo è un dato che fa certamente preoccupare e non poco.
Lo stimolo alla continua crescita di questa differenza è rappresentato soprattutto dalla problematica che è legata alle infrastrutture. Si tratta di un ambito in cui saranno necessari dei corposi e urgenti interventi, che non si possono proprio più rimandare. In tal senso, si può leggere come una conferma del quadro generale appena delineato, la dichiarazione del Ministro per il Digitale, ovvero Vittorio Colao, intenzione a raggiungere lo scopo di mettere a disposizione internet ultra veloce a tutte le famiglie e imprese italiane prima del 2026.
Come si può facilmente intuire, si tratta di un obiettivo certamente molto ambizioso, ma che deve essere messo in atto e strutturato prima possibile. Gli obiettivi devono essere raggiunti nel giro di poco tempo, altrimenti il digital divide continuerà a penalizzare sempre di più alcune categorie di cittadini e di aziende. D’altro canto, nel 2020 circa un terzo delle famiglie italiane non ha a disposizione un pc con cui navigare e, di conseguenza, nemmeno di una connessione funzionante al web.