Il Consiglio comunale di Soveria Mannelli ha votato all’unanimità una Delibera in cui mette in chiaro la sua posizione nei confronti dell’attuale situazione dell’ospedale del Reventino, ribadendo la necessità di farlo funzionare almeno per come è stato fissato dagli ordinamenti vigenti in quanto “ospedale di zona disagiata di montagna”. Inoltre, richiama alla mobilitazione tutti i Comuni e tutti i sindaci dell’area interna del Reventino-Savuto, i cui cittadini fanno riferimento al suddetto ospedale. Di seguito, il testo integrale della Delibera del Consiglio Comunale.
<< IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso:
- che per effetto del riordino della rete ospedaliera regionale, operato in attuazione del piano di rientro dal deficit del Servizio Sanitario Regionale, l’Ospedale di Soveria Mannelli ha subito un forte ridimensionamento a causa della chiusura totale delle Unità Operative di Chirurgia Generale, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia con Punto Nascita e Pediatria;
- che nell’attuale rete ospedaliera, ridefinita con DPGR n. 18/2010 e successive modifiche ed integrazioni (per ultimo con DCA n 64/2016), l’Ospedale di Soveria Mannelli è stato classificato come “Ospedale di zona disagiata montana” in conformità a quanto previsto dal Decreto del Ministero della Salute n. 70/2015;
- che, in quanto Ospedale di zona disagiata montana l’Ospedale di Soveria Mannelli deve essere dotato di:
- UOC di Medicina Generale, con 20 Pl per acuti, con annessa Lungodegenza post acuzie di 12 Pl (originariamente 20 Pl);
- DH Medico multidisciplinare con 3 Pl;
- Servizio di Emodialisi con 4 Pl;
- Servizio Pronto Soccorso;
- Servizio Day Surgery con 2 Pl;
- Servizio di Oncologia;
- Servizio di Radiologia e diagnostica per immagini;
- Servizio di Laboratorio;
- Servizio di Farmacia;
- Servizio di Direzione Sanitaria;
Considerato:
- che la disattivazione delle strutture non previste dallo strumento di programmazione regionale è stata compiutamente e tempestivamente operata, mentre, per converso, l’attivazione delle nuove funzioni è avvenuta solo molto parzialmente e con notevole ritardo;
- che le restanti attività registrano, allo stato, gravi difficoltà operative per diffuse e non risolte carenze strutturali e organizzative;
- che, in particolare, tali difficoltà riguardano la struttura di Medicina Generale e Lungodegenza la cui operatività è fortemente limitata dalla carenza di personale a cominciare dalla mancanza di un Direttore titolare, il cui incarico da anni non viene conferito, con ciò determinandosi una situazione di precarietà organizzativa sfociata, negli ultimi mesi, nell’affidamento della responsabilità direzionale della stessa al Direttore dell’omologa struttura dell’Ospedale di Lamezia Terme il quale può assicurare la propria presenza in loco solo saltuariamente;
- che è del tutto evidente come il precario assetto direzionale dell’unica struttura complessa residuata all’interno dell’Ospedale finisca per penalizzare fortemente l’operatività della stessa;
- che, più in generale, tale situazione di crisi è causata dal progressivo depauperamento del personale per cessazione dal servizio, al quale non ha fatto riscontro l’adeguato, tempestivo e necessario reintegro nonché dal mancato rinnovo delle attrezzature diagnostiche, in specie di quelle radiologiche (la TC ha circa 25 anni, quindi obsoleta e inadeguata ad effettuare esami con l’attendibilità necessaria, ed altre attrezzature radiologiche risalgono addirittura al 1974);
- che, pur essendo stati effettuati interventi strutturali importanti, quali la coibentazione dell’intero edificio e la completa ristrutturazione del PS, l’attuale condizione in cui versa l’Ospedale non è in grado di soddisfare le esigenze sanitarie della popolazione e compromette il diritto, costituzionalmente garantito, di tutela della salute;
Rilevato:
- che nell’ultimo periodo la situazione complessiva dell’Ospedale si è ulteriormente deteriorata, in particolare per quanto attiene al funzionamento del Servizio di Pronto Soccorso conseguente al depauperamento dell’organico medico cui non ha fatto riscontro il tempestivo reintegro delle unità mancanti e nonostante i notevoli sacrifici a cui si sono sottoposti i pochi sanitari rimasti in servizio;
- che tale situazione ha generato un clima di allarme diffuso, alimentando un senso di insicurezza collettivo e determinando la presa di posizione del Comitato cittadino in difesa dell’Ospedale, anche per le estemporanee prese di posizione di una Organizzazione Sindacale Medica che, in quanto tale, rappresenta pur sempre interessi di categoria sempre regressivi rispetto all’interesse pubblico, di cui sono invece portatrici le Istituzioni Locali;
- che la piena funzionalità del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Soveria Mannelli costituisce una condizione prioritaria, imprescindibile ed irrinunciabile a tutela della salute pubblica in questo territorio montano;
- che la popolazione di questo comprensorio non è disposta a tollerare ulteriormente nessuna interruzione e/o limitazione di questo essenziale servizio pubblico in violazione del diritto alla salute costituzionalmente garantito quale bene supremo della persona;
- che questo Consiglio Comunale intende rendersi interprete del disagio che la comunità locale e comprensoriale attivando tutte le forme di tutela consentite dalle norme;
- che già da tempo il Comune di Soveria Mannelli, anche congiuntamente ad altri Comuni del comprensorio, con varie iniziative, ha rappresentato a vari livelli istituzionali le esigenze di tutela della salute di tutti i cittadini ed in particolare dei soggetti più deboli, aggravate dalla riduzione dei servizi territoriali che, anziché essere implementati, sono stati progressivamente ridotti o del tutto smantellati (come è avvenuto per il CSM, con sede a Decollatura) e dalla difficoltà di costituire una efficace rete di assistenza domiciliare che, allo stato attuale, risulta insufficiente a coprire le varie e diversificate esigenze degli utenti;
Richiamata la propria precedente deliberazione n° 19 del 12 giugno 2019 concernente la medesima materia ed il cui contenuto, tuttora attuale, con la presente si conferma e ripropone;
Tutto ciò premesso e considerato,
IL CONSIGLIO COMUNALE
nelle more dell’auspicabile ed ormai indifferibile riacquisizione da parte della Regione della potestà legislativa e regolamentare in materia di tutela della salute, secondo il dettato costituzionale, e della conseguente riprogrammazione dell’assetto organizzativo del Servizio Sanitario Regionale, nel cui processo si impegna ad intervenire adeguatamente e propositivamente nelle forme di partecipazione previste dalla legge;
Con voti unanimi favorevoli, espressi per alzata di mano;
DELIBERA
- DI CHIEDERE alle istituzioni preposte, nella attuale fase e ciascuna per le proprie competenze, l’adozione dei provvedimenti per la messa in atto delle azioni necessarie affinché venga data piena attuazione a tutto quanto previsto dal vigente strumento programmatorio regionale, sia per quanto attiene alla riorganizzazione della rete ospedaliera sia per quanto attiene alla riorganizzazione della rete territoriale.
- DI CHIEDERE, in particolare ed in via prioritaria ed urgente, alle medesime istituzioni ed a ciascuna secondo le proprie competenze, di voler adottare tutte le misure necessarie a garantire la piena funzionalità del Servizio di Pronto Soccorso dell’Ospedale di Soveria Mannelli quale presidio imprescindibile ed irrinunciabile di tutela della salute pubblica in questo comprensorio.
- DI INCARICARE il Sindaco per la trasmissione della presente deliberazione a:
- Presidente Regione Calabria;
- Commissario ad acta per il piano di rientro;
- Direttore Regionale Dipartimento Regionale Tutela della Salute;
- Commissione Straordinaria Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro.
DI IMPEGNARE, altresì, il Sindaco a coinvolgere nella presente iniziativa i Sindaci del comprensorio del Reventino-Savuto, concordando con essi le iniziative più opportune al fine di garantire la tutela dell’inalienabile diritto alla salute della comunità amministrata. >>