Il PD si schieri per il NO all’eolico sul Reventino e sostenga le battaglie delle associazioni, è quanto chiede Pasquale Mancuso, della direzione regionale PD e già vice presidente Comunità montana dei monti Reventino, Tiriolo e Mancuso. Per come contenuto in una nota Mancuso precisa <<non c’è ragione alcuna per non sostenere la battaglia giusta ed utile che alcune associazioni, a cominciare dal WWF, Italia Nostra, FAI, Centro di riforma democrazia e diritti, Movimento Unione Mediterranea, Cittadinanza Attiva stanno conducendo per impedire l’esplosione eolica nel massiccio del Reventino.
Le motivazioni che ispirano la battaglia non solo sono da condividere ma devono essere, oggi e non domani, veicolate in fretta e divenire patrimonio comune delle istituzioni locali, delle rappresentanze istituzionali ad ogni livello, dei movimenti e dei partiti politici, del sindacato.
Io credo che il Partito Democratico faccia cosa buona e giusta se decida per il NO, senza indugiare, e si spenda con ogni energia per impedire lo scempio ecologico del Reventino che è la nostra “anima”, la nostra identità, un patrimonio da proteggere e sicuramente da valorizzare in direzione diametralmente opposta a quella dell’eolico spinto e devastatore, soprattutto, se la produzione di energia non deve soddisfare alcun bisogno reale visto l’eccesso di produzione di energie rinnovabili che rendono immotivato l’impianto di qualsivoglia, ulteriore impianto.
Se un tempo si è pensato, e l’idea era assolutamente apprezzabile, magari senza successo, a costruire il Parco naturale dell’area montana del Reventino, oggi non può esistere alcuna necessità di una scelta che spazzi via la bellezza incomparabile di un sito naturale che non può essere oggetto di alcuna e diversa utilizzazione.
Voglio sperare che il Segretario provinciale, Enzo Bruno, abbia il tempo di esprimersi in merito e soprattutto di sollecitare, interessandole direttamente, le rappresentanze istituzionali regionali e nazionali della nostra provincia, compreso l’ex democrat D’Attorre, perché la voce del PD sia univoca e serva da traino e spinga altri partiti o movimenti ad associarsi per una causa giusta e seria.
Come dimostrano i “casi” della Battaglina di Borgia e le biomasse di Sorbo San Basile non bisogna lasciare sole le realtà locali che si mobilitano, lo spontaneismo generoso di semplici cittadini e lo slancio prezioso ed insostituibile di associazioni che sono antenne sensibilissime sul territorio.
Si faccia presto perché, come è stato segnalato, le scadenze incalzano e bisogna arrivare in tempo:per scongiurare che il territorio venga devastato. Semplicemente >>.