Il consigliere Giovanni Arruzzolo è il nuovo presidente del Consiglio regionale della Calabria.
E’ stato eletto con 19 voti a favore (25 i presenti ed i votanti; sei le schede bianche), dall’Assemblea legislativa alla terza votazione, dopo le due effettuate nella seduta di ieri.
Arruzzolo è stato eletto nella circoscrizione Sud nella lista ‘Forza Italia Berlusconi per Santelli’ con 8.649 preferenze. Nella scorsa legislatura regionale è stato capogruppo del Nuovo Centrodestra. Nato a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, il 30 marzo 1960, è sposato e padre di un figlio. Laureato in Scienze Politiche presso l’Università degli studi di Messina, è dipendente del Ministero dei beni e delle attività culturali, con funzioni di Direttore amministrativo-economico- finanziario presso il Museo archeologico di Medma. Eletto consigliere comunale a Rosarno nel 1986 con la Democrazia cristiana, ha ricoperto l’incarico di assessore con delega alle Attività produttive e alla Polizia municipale. Nel 2006 ha aderito all’Udeur, divenendone due anni più tardi vice segretario provinciale. Nel 2010, ha aderito all’Udc e l’anno successivo è stato nominato commissario del partito per il comune di Rosarno. Nel maggio 2011, è stato eletto al Consiglio provinciale di Reggio Calabria ed è stato componente della seconda commissione fino al 31 luglio 2011.
Dal primo agosto 2011, Arruzzolo ha ricoperto la carica di assessore provinciale al Lavoro, formazione professionale e sviluppo delle aree Costiere. Carica dalla quale nel mese di ottobre 2014 si è dimesso.
Tra i suoi hobby, la pesca sportiva e lo sci.
Nel suo discorso di presentazione e di apertura del su mandato, il neo presidente ha garantito la presenza costante in Consiglio e di assumere “questo ruolo con fierezza, consapevole del prestigio e dell’importanza che ha, per assicurare l’imparzialità dell’Aula e i diritti dei singoli Consiglieri, e nell’interesse più generale dell’intera comunità regionale”.
“Il tempo dei contrasti per partito preso, – ha aggiunto Arruzzolo – per andarsi contro a priori ed a prescindere, deve essere superato perché in questo preciso periodo storico non possiamo permettercelo! Il frangente è quanto mai delicato e complicato per la Nostra amata Regione. Le motivazioni sono molteplici e palesi, arcinote a tutti dentro e fuori dal Palazzo. Siamo indeboliti dalla perdita di una grande donna, di una grande guida, di un grande Presidente; siamo in piena crisi economica da pandemia; siamo sotto i riflettori nazionali per via dell’emergenza Sanità; siamo nell’occhio del ciclone per via dell’ennesima inchiesta.
Non potremmo avere vita politica più complicata di questa”.
Il presidente del Consiglio regionale, ha poi dedicato un pensiero alla scomparsa prematura del presidente regionale, Santelli. “Nessuno di Noi in quest’Aula, nemmeno il più agguerrito avversario politico, avrebbe voluto fare a meno di Jole Santelli (posso dirlo senza paura di smentita e con grande orgoglio). Abbiamo perso un leader non solo Noi del CentroDestra, bensì tutta la Calabria. La dignità, l’autorevolezza, che Jole ci aveva restituito soprattutto ai tavoli romani, non saranno valori facili da ritrovare”.
Ampio spazio, naturalmente, a quallo che da oggi in poi sarà il suo compito, senza dimenticare chi lo ha preceduto e le vicende che ne hanno portato all’arresto. “Non possiamo stare qui a piangerci addosso – ha detto Arruzzolo – o continuare a rievocare la tragica e prematura scomparsa della Governatrice. Dobbiamo rimboccarci le maniche e fare del Nostro meglio, senza cercare alibi o attenuanti”.
“Sarò io per primo a dare l’esempio e farò del mio meglio per sostituire l’Onorevole Tallini. Non posso, a tal proposito, esimermi dal riservare un pubblico pensiero a Mimmo, con l’augurio che possa al più presto dimostrare di essere estraneo ai fatti di cui lo accusano e che possa riscattare l’immagine di un’intera classe politica messa troppo spesso alla gogna. Siamo un Paese democratico e garantista per Costituzione, non per convenienza. Fino a condanna definitiva, ognuno ha il diritto di essere considerato innocente e poter dimostrare la propria integrità morale”.
“Il periodo che stiamo vivendo – dice ancora il neo eletto – non è certo dei più semplici. La crisi del tessuto economico e sociale e l’emergenza del settore sanitario, sono solo le più evidenti tra le criticità che dobbiamo affrontare a stretto giro. Il Covid19 ha complicato la vita a mezzo Mondo, in particolare dove i problemi erano già presenti, come questa nostra martoriata Terra. Nonostante ciò, voglio essere ottimista e fiducioso. Per fare un esempio: esserci ritrovati ingiustamente classificati come ‘zona rossa’, insieme alle complicazioni che sappiamo, ci ha dato tuttavia una inaspettata chance: smascherare le inefficienze del Commissariamento ed essere al centro dell’attenzione della Stampa nazionale e quindi, gioco-forza, anche del Governo”. “Ho citato la Sanità – ha proseguito Arruzzolo – come emblema delle difficoltà, ma è ovvio che non è solo lì il problema. Trovare spunti positivi e concretizzarli è il nostro compito, seppur temporaneo. Come sarà il mio. Ma va comunque onorato”.
Ultimi pensieri rivolti all’immediato futuro che prevede il ritorno al voto a brevissimo e la sacralità dell’assemblea regionale. “Io sarò un Presidente di transizione; guiderò questa Assemblea per il tempo necessario per andare al voto. Svolgerò l’ordinario, quindi, in attesa che i calabresi scelgano e si rinnovi per intero la Legislatura. Con ogni probabilità sarà il 14 febbraio il giorno prestabilito per tornare alle urne. È un lasso di tempo non molto cospicuo, ma sufficiente per poter dare un’impronta di quello che potrebbe essere il prossimo, vicinissimo futuro, a maggior ragione in vista delle elezioni previste tra meno di 3 mesi. Ritengo – ha concluso così il suo intervento il nuovo presidente consiliare – che la nostra sede Istituzionale debba essere il più possibile aperta e trasparente perché questo Palazzo deve essere la casa di tutti i calabresi, andando oltre i campanilismi territoriali”.