Continua il dibattito, costruttivo, su Gioacchino da Fiore “Il monaco che vinse l’Apocalisse“. Dopo le recentissime notizie, riguardanti le imminenti riprese del Kolossal sulla sua storia, diversi sindaci, amministratori, giornalisti della provincia di Cosenza e non, hanno voluto accendere i riflettori sulla vicenda. Dalle location, trapelate dagli organi di stampa, risultano, infatti, esclusi Comuni di estrema importanza per la vita di Gioacchino: per la sua nascita, per le sue opere e per la morte. Carlopoli, in provincia di Catanzaro, Marzi (Cs), Celico e Pietrafitta
A tal riguardo pubblichiamo una nota, giunta in redazione, da parte di Nicola Lanzillotta, assessore del Comune di Pietrafitta, in provincia di Cosenza. La figura di Gioacchino è fortemente legata a questo territorio.
Nota integrale di Nicola Lanzillotta – Assessore Comune di Pietrafitta (CS) –
“Ho appreso la notizia tramite la lettura di un articolo, di una testata giornalistica online, che era in atto un sopralluogo da parte di una troupe nella nostra terra per girare un film sulla figura di Gioacchino da Fiore. Il mio piccolo paese, Pietrafitta, è fortemente legato a questa nobile figura. Proprio qui, nel nostro territorio, lui ha deciso di diffondere le sue idee di una nuova religiosità. Proprio qui l’Arcivescovo di Cosenza gli ha donato un’antica chiesa, da lui scelta e voluta, per la spiritualità che gli ispirava quel luogo: la Grancia di San Martino di Canale, nel territorio di Pietrafitta, dove morì nelle braccia dei suoi fedeli seguaci. Nel 2016- ci racconta l’assessore Lanzillotta- l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonio Muto, ad oggi ancora in carica, è riuscita, insieme alla direzione scientifica dell’architetto della Soprintendenza Pasquale Lo Petrone e al lavoro di alcuni tecnici del luogo, ad eseguire il restauro conservativo che ha riportato al suo antico splendore questo luogo. Siamo veramente contenti dell’idea della produzione di girare un film sulla figura del nostro Gioacchino da Fiore, anche se mio rammarico non posso non sottolineare che ci sarebbe piaciuto essere interpellati direttamente dal regista per poterlo accompagnare a visitare questo luogo e ad accoglierlo nel nostro paese in modo adeguato. Saremo onorati se il regista decidesse di chiederci un incontro per poter vagliare l’eventuale idea di poter girare qualche scena nell’autentico luogo della morte dell’abate”.
Ulteriori iniziative, per accendere i riflettori sulla vicenda, sono state intraprese anche dal giornalista Omar Falvo per i territori del Comune di Marzi, dal Sindaco di Carlopoli Emanuela Talarico e dalla giornalista Gilda Pucci.
La redazione