San Pietro Apostolo – Un gruppo di referenti del “Comitato la strada che non c’è” che ha sede a San Pietro Apostolo nei giorni scorsi ha svolto un sopralluogo concordato al cantiere, per verificare la situazione dei lavori in corso, del tratto di “strada che non c’è” o meglio la Medio Savuto, che ci piacerebbe (a noi della redazione) potesse portare il nome di superstrada del Reventino, importante infrastruttura viaria che dovrebbe collegare l’area del Reventino-Savuto con l’area Tiriolo-Corace. In pratica si è trattato di una visita programmata sul cantiere aperto ed operativo in provincia di Cosenza nei pressi dello svincolo in fase di completamento a Coraci, tra i comuni di Colosimi e di Pedivigliano.
La “strada che non c’è” che dovrà collegare Catanzaro e Cosenza attraverso l’entroterra delle due provincie se completata in breve tempo sicuramente sarà l’opera strategica più importante dell’area centrale della Calabria.
Ed è proprio per il completamento di questa importante arteria che il “Comitato la strada che non c’è” si batte costantemente da quasi dieci anni.
Infatti una delegazione del Comitato guidata dal presidente Domenico Mazza ha incontrato sul cantiere l’ingegnere Eugenio Costanzo della Provincia di Catanzaro, ente che si occupa della realizzazione della strada, l’ingegnere Domenico Angotti dello studio che segue la direzione dei lavori, alla presenza dei vertici della ditta Graziano, società capofila che sta realizzando l’opera.
Il sopralluogo è stato effettuato dallo svincolo di Coraci fino allo svincolo di Borboruso e pare che la situazione sia abbastanza positiva. È stata visionata la galleria nella quale è stato risolto il problema della falda acquifera segnalato anni fa e si sta lavorando sul completamento degli impianti antincendio ed elettrico. Il resto del tracciato ha fatto anche passi in avanti verso il completamento e pur se ci siano lavori ancora in fase di completamento, sembra siano a buon punto.
Quindi forse ha pagato la scelta fatta a guida dell’ex presidente Enzo Bruno di affidare i lavori ad una nuova ditta, visto l’immobilismo pluriennale della precedente, come utile è l’apporto e la buona volontà dello staff tecnico della Provincia di Catanzaro e l’attuale amministrazione guidata dall’attuale presidente Sergio Abramo.
Pertanto è stato comunicato che il tratto Coraci-Borboruso verrà aperto tra gennaio e febbraio 2021 – la delegazione del comitato ha chiesto uno sforzo per poterlo aprire prima di fine anno 2020 – e che il successivo tratto che va da Borboruso a Soveria Mannelli è in fase di affidamento lavori e ci vorranno circa dodici mesi per la realizzazione.
Appena terminato anche questo tratto in fase di realizzazione passerà di competenza Anas ed è con questo ente insieme alla regione e al Ministero centrale di Roma che si dovrà giocare la difficile partita del tratto di strada che non c’e, importantissimo, da Decollatura alla strada statale dei Due Mari e su cui il Comitato è già da molto tempo a lavoro.