“Presso il Reparto di Ematologia e Oncologia Pediatrica dell’Ospedale Dulbecco di Catanzaro, i miei colori hanno cercato di abbracciare un sogno”.
Sono le parole commosse del pittore catanzarese Fabio Mazzitelli – figlio d’arte, il papà negli anni ’70 fu il primo in Calabria a sperimentare la Land Art nella Sila Piccola – subito dopo aver donato un suo dipinto ad un bimbo ricoverato nel reparto di oncologia infantile del nosocomio catanzarese. Il nostro giornale, da sempre sensibile verso certi gesti non scontati e che racchiudono in sé valori profondi, ha voluto raccogliere le emozioni e le sensazioni del giovane artista calabrese. Una storia davvero particolare e quasi premonitrice dato che il quadro era stato già realizzato precedentemente alla visita di Mazzitelli presso il reparto, senza sapere nulla della passione del bimbo.
“Ho donato un dipinto a un bambino speciale, di nome Francesco – prosegue la testimonianza di Mazzitelli – che sta affrontando, con coraggio, una battaglia tanto grande. Il quadro raffigura il suo calciatore del cuore, Pietro Iemmello, bomber del Catanzaro, un piccolo dono per provare a far brillare i suoi occhi, almeno per un momento.
Nel momento in cui ho consegnato il dipinto al piccolo Francesco, il tempo si è fermato. Ho sentito il battito del mio cuore accelerare, non per ansia, ma per la dolce vertigine dell’empatia. Nei suoi occhi brillava la meraviglia, quella che solo un bambino può esprimere quando incontra il suo eroe”.

“Ho provato una commozione profonda, – ha raccontato ancora Fabio – un misto di gratitudine e tenerezza. Gratitudine per poter offrire qualcosa che va oltre il materiale, e tenerezza per quel legame invisibile che si è creato tra me, il bambino e il calciatore. È stato come se i colori del quadro avessero preso vita, danzando tra le pareti di quel Reparto, portando con sé un messaggio di speranza. Poi mi sono inginocchiato e con Francesco, ci siamo stretti in un lungo abbraccio, che non scorderò mai!!!”.
“Se anche solo un sorriso – ha concluso la sua testimonianza l’artista – è nato da questo gesto, allora l’arte ha fatto ciò che sa fare meglio: accarezzare l’anima.
Ringrazio tanto di cuore, la Dottoressa Maria Concetta Galati – Direttore dell’Unità Operativa di Ematoncologia Pediatrica, presso Azienda Ospedaliera “R. DULBECCO” di Catanzaro e il Dottore Giuseppe Raiola – Direttore SOC Pediatria presso Azienda Ospedaliera “R. DULBECCO” di Catanzaro; tutti i Medici e gli infermieri del Reparto, per aver permesso di realizzare tutto questo”.





























